Non si placa la protesta dei DSGA: nuovo sit in davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione

Non si placa la protesta dei DSGA: nuovo sit in davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione

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Non si ferma la protesta dei Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) del mondo scuola che daranno vita, il 14 e il 15 novembre (dalle ore 10 alle ore 14), ad un sit-in a Roma, sit in al quale sarà presente anche una delegazione di Rosolini.

Una delegazione di DSGA, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si daranno appuntamento in via Trastevere, davanti al palazzo del MIM, alternandosi nella presenza per manifestare il loro dissenso nei confronti di un’ipotesi di Contratto (prossimo alla firma) dequalificante.

“Infatti -scrivono i direttori SGA in una nota-, sono tanti i punti di criticità evidenziati in un CCNL che, anziché valorizzare, sta trasformando il ruolo del DSGA, da tempo indeterminato ad incarico aprendo la strada addirittura alle reggenze obbligatorie e mal pagate. Si prospetta una revisione peggiorativa con un aumento di responsabilità a fronte di un’elevata qualificazione che nella sostanza è solo apparente”.

“Con il nuovo Contratto -aggiugono-, si vuole sopprimere definitivamente la figura professionale del “Coordinatore amministrativo”, figura necessaria per il giusto equilibrio nell’ambito delle segreterie scolastiche, a favore di una figura professionale, quella di collaboratore (ex bidello) “esperto” di cui le scuole non hanno proprio bisogno. Per attuare il peggio che si potesse pensare per le Segreterie scolastiche, si vorrebbe fare regredire i DSGA in un’unica “area dei funzionari e delle elevate qualificazioni”, prevedendo titoli d’accesso inferiori alla laurea magistrale (titolo oggi previsto per l’area D della quale fanno parte).

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Un’ipotesi di contratto che, non a caso, ha visto contrario, anche un sindacato firmatario, in quanto lede i diritti di tutto il restante personale della scuola, tra cui quelli degli Assistenti Amministrativi che, per effetto della soppressione dell’Area C, si vedranno costretti a dovere sostituire il DSGA per i periodi di assenza inferiori a 3 mesi, mentre per periodi più lunghi saranno gli stessi DSGA di altre scuole ad essere obbligati addirittura alla reggenza.


Con questa ennesima azione di protesta, i DSGA del mondo scuola chiedono di uscire dall’invisibilità, di veder riconosciuti la molteplicità dei complessi adempimenti che di fatto già svolgono e la giusta valorizzazione giuridica ed economica delle Segreterie Scolastiche nel loro complesso”.

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