Nuove attrezzature per il laboratorio scientifico del Santa Alessandra in memoria della Professoressa Maria Antonia Incatasciato

Nuove attrezzature per il laboratorio scientifico del Santa Alessandra in memoria della Professoressa Maria Antonia Incatasciato

Un gesto di profonda sensibilità ha trasformato il ricordo della professoressa Maria Antonia Incatasciato in un’eredità concreta per le nuove generazioni. In sua memoria, infatti, il marito Carmelo Portelli, i figli Milena, Alessandro e Danila, e la cognata Rosita Massari, hanno donato alla scuola Sant’Alessandra alcuni strumenti scientifici, destinati ad arricchire il laboratorio e a promuovere l’apprendimento pratico tra gli studenti.

«Un modo per mantenere viva la traccia di una donna che ha dedicato la sua vita alla scuola e, soprattutto, ai suoi alunni» ha detto il marito Carmelo Portelli. «In questo modo Maria continuerà a insegnare anche oggi, attraverso la scienza e la sperimentazione».

Alla cerimonia di consegna, svoltasi nella mattinata odierna, hanno partecipato il dirigente scolastico Salvo Lupo e alcuni docenti, che hanno omaggiato la famiglia con un quadro commemorativo e un pensiero che racchiude il significato profondo dell’iniziativa: “La vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci toccano il respiro”.

La professoressa Incatasciato è stata ricordata per essere stata una figura di riferimento nell’ambito matematico e scientifico, ma ciò che la distingueva era la sua dedizione silenziosa e instancabile. Oltre l’insegnamento, infatti, “si prendeva cura degli studenti in difficoltà, accogliendoli nella propria casa, offrendo loro assistenza materiale e affetto, in collaborazione con altre insegnanti. Un servizio discreto, ma profondo, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica”.

La prof.ssa Maria Antonia Incatasciato

La donazione si è concretizzata nell’acquisto di nuove attrezzature per il laboratorio scientifico, tra cui una pompa del vuoto, utile per dimostrare gli effetti della pressione atmosferica, e un dinamometro. Il professore Andrea Salemi, responsabile del laboratorio, ha illustrato la strumentazione, sottolineando l’importanza dell’attività pratica: «Fare scienze e vederle è diverso dal leggerle nei libri».

Nel luogo in cui sono stati collocati gli strumenti, verrà apposta una targhetta commemorativa, affinché la memoria della professoressa Incatasciato continui a ispirare ogni giovane mente che varcherà quella soglia.

Il messaggio lasciato agli studenti, ispirato al pensiero della professoressa, è un invito a vivere con coraggio e curiosità: “Nella vita non c’è nulla da temere, ma da capire. Costruite il vostro futuro anche sbagliando, perché è dagli errori che si impara sempre”.

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