“Oltre la razionalità”. Il Carrubo nelle opere dell’artista Gianluigi Pitrolo

“Oltre la razionalità”. Il Carrubo nelle opere dell’artista Gianluigi Pitrolo

Un percorso dal razionale all’irrazionale che riporta l’uomo alla realtà, a quel mondo che non sarà più vissuto e percepito come “semplice” quotidianità, ma con il dovuto consapevole fascino dell’esistenza.

C’è tanto significato, profondo e a tratti ermetico, in “Oltre la razionalità”, la mostra di opere a tecniche miste  – acquarello, acrilico e olio – del giovane rosolinese Gianluigi Pitrolo che da venerdì 10 a domenica 12 febbraio ha presentato nelle sale del “100 Once”, il noto locale di Piazza Masaniello.

Tema principale delle venti opere presentate da Pitrolo, il Carrubo in tutta la sua bellezza. «Se ho scelto questo come fondamento di tutta la mia esposizione – ha precisato l’artista – è perché rappresenta sia il simbolo di Rosolini e sia l’appartenenza al mio territorio, alla mie radici. Grazie a questi suggestivi ambienti, in cui predomina il Carrubo, ho voluto condurre lo “spettatore” a ripercorrere se stesso attraverso una sorta di analisi interiore, dell’essere in quanto tale nella natura e nel mondo. Un essere che partendo dal razionale e immergendosi sempre di più nell’irrazionale, ritornasse più forte di prima, più cosciente dell’ambiente in cui esso vive. Perché questo ragionamento? Perché siamo abituati a dare per scontato tutto ciò che ci circonda: il cielo, le nuvole, il mare, i campi di grano, gli alberi e così via. La magia del mondo che spesso viene apprezzata maggiormente in uno scorcio di tela. “Oltre la razionalità” ha così voluto guidare l’uomo verso questa presa di coscienza, ad ammirare il mondo nella sua interezza anche nella quotidianità».

Una mostra, dunque, che rispecchia molto lo stile di Gianluigi Pitrolo, con cui tenta di avvicinarsi il più possibile alla realtà ma solo per distaccarsene. «Amo molto passeggiare la domenica a stretto contatto con la natura incontaminata – continua il giovane artista -, per lasciarmi pervadere dal silenzio e dalla placidità dei magici paesaggi. Sono i momenti essenziali, in cui vado alla ricerca dell’ispirazione: ammirare per far mio ciò che osservo, in questo caso il Carrubo, e dipingere con le emozioni che ne derivano. D’altronde, il pittore deve vivere di questo, deve vivere di emozioni che ha il compito di trasmettere attraverso le sue opere».

Un’esposizione, insomma, molto partecipata e che ha riscosso un notevole successo, soprattutto nella serata di sabato con il live del duo formato da Salvatore Terminello e Corrado Lao. «Il connubio tra arte e musica è stato magnifico – ha detto Paola Gambuzza, titolare del “100 Once” -, e per questo ringrazio Gianluigi Pitrolo, presidente della “Giovane Arte”. Siamo sempre pronti a sostenere giovani artisti, locali e non, e a valorizzare la cultura in tutte le sue fantastiche sfaccettature.»

Giuseppe Gallato

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