Opera Pia: “I nostri bilanci sono depositati in chiesa”, ma le porte sono chiuse e nessuno sa niente

Opera Pia: “I nostri bilanci sono depositati in chiesa”, ma le porte sono chiuse e nessuno sa niente

E’ stato depositato nella segreteria della Parrocchia del Santissimo Crocifisso di via Sipione, il bilancio di previsione per l’anno 2014 dell’Ente Socio Sanitario di Assistenza alla Persona “Giuseppina Leggio-Sipione”. Un bilancio che è stato approvato dal consiglio di Amministrazione, presieduto da Giuseppe Di Martino, nella seduta del 19 ottobre scorso, e che vede un equilibrio tra le entrate e delle uscite di ben 357.474,75 euro. Il bilancio di previsione 2014 dell’Essap può essere visionato, si legge, “entro 8 giorni nella segreteria della parrocchia del Santissimo Crocifisso, dalle 11 alle 12”.

Ma è da tre giorni che chi si presenta per visionare il bilancio, trova le porte chiuse della parrocchia. “Addirittura se si chiedono informazioni ci rispondono “non sappiamo nulla” –afferma il geometra Carmelo Di Stefano, ex assessore ai lavori pubblici-. E’ evidente che qualcosa non è chiara in fase di comunicazione”.

Sabato mattina scorsa, dalle 11 alle 12, niente. In segreteria il nuovo parroco don Giovanni non sapeva neanche di cosa si stesse parlando. Domenica mattina (ieri), sempre nell’orario dalle 11 alle 12, portoni della Chiesa chiusi. “Così domenica pomeriggio -dice Di Stefano-, abbiamo domandato al segretario della parrocchia Rosario Meli, e anche lui non sapeva di cosa si stesse parlando. Ci ha solo detto che ogni tanto vede i membri del consiglio di amministrazione che utilizzano la stanza per le loro riunioni. Ma di registri contabili nessuna traccia”.

E anche stamattina dalle 11 alle 12 “visionare quei bilanci non è stato possibile perché i portoni erano chiusi. Nella nota protocollata al Comune i giorni non sono stati inseriti, ma solo il mese e l’anno. Nel protocollo del Comune la data è del 20 ottobre, quindi vorremmo sapere: quando scadono gli otto giorni di tempo?”.

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Il geometra Carmelo Di Stefano

La gestione dei beni dell’Essap “Giuseppina Leggio-Sipione”, eredità della defunta Maria Di Mauro vedova Sipione, è tornata alla ribalta dopo il caso delle “serre-tunnel”, istallate proprio nei terreni gestiti dall’Essap. La ditta “Candiano SS Società Agricola”, ha infatti preso possesso dei terreni con regolare contratto di affitto, ma in questi giorni si è vista notificare l’ordinanza da parte del Comune che ha intimato di eliminare “entro 90 giorni” tutte le 300 serre-tunnel istallate nei 178 mila metri quadro di terreno.

I terreni in questione, a ridosso del centro abitato, sono stati affittati in passato dall’Essap ad una ditta agricola di Pozzallo, la ditta “Agnello”, per un importo di 11 mila euro l’anno. “Abbiamo affittato il terreno a chi ci ha dato maggiori garanzie -dice Carlotta Sipone, del consiglio di amministrazione dell’Essap-. La “Candiano SS”, ha presentato un’offerta di 21 mila euro annui a cospetto di un’altra ditta, la “BioVerde” che aveva presentato un’offerta di 17 mila euro annui”.

La ditta “Agnello” ha sempre utilizzato i terreni con una coltura a cielo aperto, mentre quest’anno, la nuova ditta, ha immediatamente istallato le 300 serre-tunnel facendo scoppiare il “caso”, visto che i terreni, così come è stata accertato dal Comune, si trovano in una determinata zona del territorio che vedono il rispetto di alcune norme di salvaguardia, e quindi l’impianto istallato richiedeva preventivamente alcune autorizzazioni tra Genio Civile, Sovrintendenza, Regione e Comune.

Sta di fatto che il caso ha acceso i riflettori in parallelo sulla gestione dei beni che la signora Di Mauro ha lasciato all’Ente Morale, beni che includono anche alcuni palazzi tra cui l’immobile di via Giovanni Meli, ex convento delle suore, attualmente affittato alla Provincia diventata sede della sezione staccata dell’istituto agrario “Calleri” di Pachino. Nel caso in cui gli Enti Morali venissero sciolti, infatti, tutti i beni verrebbero acquisiti dal Comune di Rosolini.

“Per questo come Movimento Piazza Civica -conclude Di Stefano-, vorremmo vederci chiaro. Invitiamo il presidente Di Martino e tutto il consiglio di amministrazione ad essere trasparente così come è stato scritto nella nota e a farci visionare i bilanci dell’Ente Socio Sanitario di Assistenza alla Persona”.

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