Quando la strada insegna la vita: all’Ars di Rosolini promosso il progetto “Street Life”

Quando la strada insegna la vita: all’Ars di Rosolini promosso il progetto “Street Life”

Lunedì mattina 13 maggio, gli studenti delle terze classi dell’Istituto Ars di Rosolini hanno partecipato al progetto “Street Life”, un’iniziativa che mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto del codice della strada e, di conseguenza, della vita.

L’evento si è tenuto nella Sala Cartia del comune di Rosolini, ed è stato un momento di riflessione e apprendimento per gli studenti presenti. Referente dell’iniziativa il prof. Luigi Armeri che ha sottolineato come “l’educazione stradale rappresenti un aspetto fondamentale dell’educazione civica, un pilastro per la costruzione di una società più consapevole e responsabile”.

Ad essere parte attivamente al progetto anche le scuole guida locali “Aprile”, “Baglieri” e “Union” che hanno unito le forze per ribadire l’importanza di una maggiore consapevolezza sui temi della sicurezza stradale. Anche il comandante del Corpo della Polizia Locale di Rosolini, Salvatore Latino, ha preso parte all’incontro, dimostrando il sostegno delle istituzioni a queste iniziative educative.

Il vero protagonista della giornata è stato il rappresentante del Moto Club di Rosolini, Marco Caruso, formatore di educazione stradale, che ha catturato l’attenzione degli studenti con delle un approccio interattivo e coinvolgente. Attraverso immagini e video che hanno illustrato le conseguenze della distrazione alla guida, Caruso ha trasmesso un messaggio forte e diretto.

“Uno scooter che viaggia a 45 chilometri orari percorre 12 metri al secondo -ha detto-. Sono attimi in cui una disattenzione può essere fatale soprattutto in presenza di incroci. Per questo bisogna guidare sempre con prudenza e quando questa non basta bisogna farsi trovare pronti indossando il casco che è il vero “salvavita” per evitare il peggio”.

Ma è stata la prova con gli occhiali speciali per simulare la guida in stato di ebrezza, a lasciare il segno più profondo nei giovani partecipanti, permettendo loro di sperimentare la difficoltà di gestire un veicolo in tali condizioni.
“Il progetto “Street Life” è solo all’inizio -dice il prof. Armeri-, ma l’obiettivo è di lunga durata: abbiamo intenzione infatti di farlo diventare un appuntamento fisso, un momento di crescita e apprendimento continuo. La speranza è che, attraverso queste attività, si possa ridurre il numero di incidenti stradali e che nessuna vita venga persa invano”.

La strada della vita è costellata di scelte e responsabilità, e iniziative come “Street Life” sono essenziali per “guidare” i giovani verso un futuro più sicuro, per loro e per tutti.

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