Quell’abusivismo selvaggio al cimitero comunale di Rosolini che dura da troppi anni

Quell’abusivismo selvaggio al cimitero comunale di Rosolini che dura da troppi anni

Proponiamo online, a distanza di qualche mese, un articolo ancora attualissimo pubblicato sul numero cartaceo del Corriere Elorino del 12 marzo 2020. Un approfondimento che, come tutti gli altri, ci riserviamo di pubblicare solo sui numeri cartacei, in cui le notizie vengono scandagliate nei dettagli, a differenza del nostro giornale online riservato solo alle notizie flash.

Le nuove norme dei servizi cimiteriali stanno portando cambiamenti nella gestione del Cimitero Comunale da parte del Responsabile di Settore, Salvatore Speranza. Com’è stato fino ad ora? E cosa sta cambiando adesso? Buona lettura.


– Compare, mi devo fare la tomba nuova e mi serve un loculo temporaneo per mio padre. L’avevo messo in quello dello zio di mio cognato, u frati ra ma mugghieri, che mi fece la cortesia. Ma ora però a quello ci serve, perchè lo deve vendere a uno, e iu mi devo dare vintura!
– E qual è il problema? Ti do quello mio che ora è vacanti. C’era misu mio nonno ma 20 fa lo spostammo nella nuova tomba.
– E comu facisti ad averlo quel loculo?
– A quali, io? Mio padre lo chiese! Buon’anima! 70 anni fa pagò la concessione di 150 mila lire per tenerselo 50 anni. Ma ancora nostro è, dopo 70 anni il comune manco lo cerca. E ci passau i rintra pure u cadaviri di Don Razio, ma cumpari, e chiddu ri so mugghieri. Na tappinara fu su loculu. Ma tu pagami qualcosina che te lo do per qualche anno. Forza mbare, accurdamuni. Per quanto tempo ti serve?
– U tiempu ca mi fazzu a tomba nova. Al Comune ci pagai la concessione dell’area 15 anni fa, mia è. Solo che posso costruire solo ora perché finalmente ho i soldi, e mi dissero che al Comune non ci interessa se la concessione mi è scaduta da 8 anni. Basta ca ci fazzu na domandina e mi fanno una proroga di un altro anno. Chissacciu mbare, ora ci piensu. Ammetti che nel frattempo agghiu intoppi e a farimi na tomba ci piensu tra n’autri 10 anni? Quannu ci piensu poi fazzu a domandina…


È capitato che i tanti compari, qualche volta nell’arco di un ventennio, si siano accordati così, probabilmente pure con ulteriori taciti accordi con agenzie funebri e manovali. Perché insomma, se tutti questi passaggi non sono stati pagati al Comune, a qualcuno si dovevano pur pagare!

Così è capitato che le salme siano state sepolte temporaneamente (o per altri 50 anni) in loculi dei colombari per cui in realtà sono stati altri ad averne chiesto concessione (pagata ancora in lire e ormai scaduta pure da mezzo secolo). E che di cose abusive ne esistono a bizzeffe, non è una novità, ma che lo siano pure le salme, che dovrebbero riposare in pace, è un bel problema.
Tutto, probabilmente in attesa di costruirsi una nuova tomba su un’area che è stata regolarmente concessa ma la cui concessione è -anche quella- scaduta ad oltranza e che in 15 anni non ha mai visto la posa della prima pietra perché tanto “c’è la proroga”, che altro non è stata che una direttiva sindacale -vecchia altri 9 anni-, scritta a mano dal Sindaco Nino Savarino su una nota degli uffici che chiedevano il da farsi con tutte le richieste di rinnovo dopo la scadenza del termine massimo di 7 anni. “Proroghiamo al massimo di un altro anno” – scrisse il Sindaco. E così divenne legge una nota scritta a mano per poter prorogare di un altro anno, ma non esistendo un censimento o una banca dati del cimitero, si prorogava a chiunque lo chiedeva, a chi si svegliava una mattina e dopo 20 anni decideva che aveva abbastanza soldi per costruire. Una proroga di un altro anno (e siamo a 21 anni) e la tomba è fatta. “Siemu in regola”.

Tantissime le aree occupate ma in realtà del tutto vuote, oltre il limite consentito per la costruzione (5 anni + 2 di proroga). E chi invece le cerca perché davvero intenzionato a costruire, purtroppo nemmeno le trova. Così come nei colombari, in cui per cercare loculi vuoti è diventato più semplice farlo tramite privati o chiedere al custode piuttosto che al Comune, che fino ad oggi non sa nemmeno quanti siano i vuoti, i pieni, i regolari e gli abusivi, con un danno erariale per l’Ente che per i soli loculi individuali dei colombari potrebbe superare di gran lunga pure i 200 mila euro. Se a questi aggiungiamo le entrate che sarebbero dovute pervenire dalla regolarizzazione di tutte le concessioni per la costruzione, scadute addirittura due o tre volte, e regolarmente riassegnate, i numeri sono da capogiro. E cosa potremmo aspettarci da una gestione che si basa su un Regolamento di Polizia Mortuaria su modello degli anni 70, tanto vecchio da citare ancora che è “proibito l’ingresso al cimitero ai cani o altri animali, e i ragazzi possono entrare solo prendendo per mano un adulto”?

La colpa, sicuramente, non è solo dei cittadini, ma di una gestione cinquantennale -della politica e degli uffici- che è tra le maggiori cause di un così imponente danno erariale all’Ente, che non ha mai aggiornato, normato abbastanza, regolamentato e soprattutto sorvegliato. E se da un lato ha fatto il male economico dell’Ente e del rispetto delle buone norme, dall’altro ha fatto pure il male (paradossalmente) delle tasche della maggior parte degli onesti cittadini che da oggi, per fortuna, potranno pure risparmiare più di 380 euro per i contratti.
Tutto questo grazie alla professionalità del geometra Salvatore Speranza, Responsabile di Settore che, -solo da poco tempo al vertice-, ha dovuto gestire con i suoi colleghi abitudini selvagge di autorizzazioni e concessioni sul cimitero comunale che lo hanno portato, alla fine, a concepire e ripristinare il concetto di “normalità”, il rispetto di scadenze e di rinnovi. Tutte prassi ordinarie, stavolta ben chiare e ben specificate in un Regolamento di Polizia Mortuaria che è stato totalmente restaurato e che comincia piano piano a far lievitare, dopo 20 anni, il prospetto economico derivante dai servizi cimiteriali. E alcuni i cittadini che si sono già imbattuti nelle pratiche, hanno addirittura ringraziato. Una “restaurazione” normativa e tecnica ovviamente passata per la Giunta Comunale che ha ben inteso e concretizzato le nuove linee facendole approvare dal Consiglio Comunale di luglio 2018.

E adesso, “i compari” dei loculi abusivi, delle concessioni scadute e della vendita di manufatti tra privati (senza il rinnovo della tariffa dovuta al comune per il diritto di superficie), stanno già correndo ai ripari perchè è cominciata la ricognizione cimiteriale da parte degli uffici, con lo scetticismo di alcuni cittadini che cominciano paradossalmente a considerare insidiosi questi cambiamenti.  E allora compare, lo vuoi o no questo loculo? Perchè se lo vuoi, adesso, le cose cominciano a funzionare diversamente.

Enrica Odierna

 

Di seguito una tabella con tutte le nuove norme.


RISPARMIO SUI CONTRATTI
Non esiste, per norma, l’obbligo di registrazione del contratto se per un valore inferiore a 10 mila euro. Fino ad oggi il Comune di Rosolini invece ha sempre registrato i contratti, i cui proventi sono finiti allo Stato e alle tasche dei Segretari Comunali, senza nessun beneficio per l’Ente. Oggi, non solo è l’ente ad incassare, ma pure il cittadino a risparmiare. Non si pagheranno più i “Diritti di Rogito” destinati al Segretario comunale. Un contratto che in 50 anni è stato (inutilmente) pagato circa 450, oggi si attesta sulla cifra variabile che va dai 60 ai 120 euro con un risparmio di più di 300 euro. Boccata d’ossigeno per i cittadini ma anche per le casse comunali.

CONCESSIONE REGOLARE LOCULI INDIVIDUALI (COLOMBARI)
Per i loculi individuali è prevista la concessione temporanea per 2 anni (con massimo 1 anno di proroga) al costo di 150 euro l’anno, o la concessione permanente con tariffe che variano dagli 800 ai 1800 euro per un periodo di 50 anni. Dopo i 50 anni il loculo torna al Comune ma è possibile rinnovare la concessione (temporanea o permanente) con il versamento della tariffa prevista.
Fino ad oggi invece sono ancora tanti i loculi per cui è stata chiesta concessione più di 50 anni fa (anche per periodi limitati), pagata ancora in lire, e mai rinnovata. Loculi che sono stati utilizzati invece come “proprietà assoluta” del concessionario, che invece di usarli per le salme dei parenti, li ha venduti a estranei (conosciuti al concessionario stesso, appunto, ma non al Comune). Non è più possibile quindi cedere alcun loculo a terzi!
Chi risulti abusivo può chiedere regolarizzazione entro un termine stabilito (ci si potrà informare presso gli uffici per sapere se si è ancora in tempo) e il tempo di concessione, in questi casi, varrà a partire dall’anno di effettiva sepoltura della salma.

CONCESSIONE AREE PER NUOVE COSTRUZIONE DI MANUFATTI
Le concessioni di aree per la costruzione di manufatti viene rilasciata, a seguito del pagamento della relativa tariffa, e prevede l’obbligo da parte del concessionario di edificare entro 5 anni dal rilascio della concessione, con una proroga massima di altri 2 anni. Scaduti i termini della concessione, l’area torna ad essere del Comune di Rosolini che può concederla a nuovi assegnatari.
Non è più prevista ulteriore proroga di 1 anno dopo la scadenza dei 5+2 anni massimi. Per le concessioni scadute, è possibile richiedere riassegnazione che, se accolta, prevedrà comunque il pagamento della relativa tariffa calcolata in base ai metri quadrati.
Nessuna proroga di 1 anno è più concessa quindi oltre il limite massimo di 7 anni. Chi ha superato i termini previsti, per non incorrere nel rischio di perdere l’area a seguito di nuova assegnazione del Comune, può chiedere la riassegnazione entro un termine stabilito dagli uffici (anche in questo caso ci si potrà informare presso gli uffici per sapere con certezza che sono scaduti i termini e come poter procedere).

VENDITA O RINUNCIA DI MANUFATTI DI PROPRIETA’
Anche la vendita di manufatti non sarà più questione “privata”. Un cittadino è assolutamente libero di vendere la sua tomba o la sua cappella ma non l’area (il suolo), il cui diritto di superficie resta del Comune. Il nuovo acquirente, dopo l’acquisto dal privato, dovrà provvedere al rinnovo della concessione del suolo che sarà valida per altri 99 anni. Fino ad oggi invece, in buona fede, si è ritenuto di proprietà sia il manufatto che il suolo.
È possibile inoltre rinunciare alla tomba di proprietà. In questi casi il Comune di Rosolini, dopo aver rilevato il valore del manufatto tramite sopralluogo dell’ufficio tecnico, ne promuoverà la vendita tramite i suoi canali di comunicazione.

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