Referendum sul taglio dei parlamentari: le ragioni del “No” di Sinistra Italiana

Referendum sul taglio dei parlamentari: le ragioni del “No” di Sinistra Italiana

Anche Sinistra Italiana di Rosolini con in testa il segretario cittadino, il Dott. Corrado Fioretti, si esprime sull’argomento referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si terrà il 20 e 21 settembre.

Chi vota “sì” sostiene il taglio, chiede che la riforma sia confermata e che entri in vigore. Chi vota “no” ne chiede invece l’abrogazione.

Ecco perchè  Sinistra Italiana sceglierà il “No”. Le ragioni della scelta: 

 

“Un referendum su cui tanti non sanno nulla e che però rischia di avere effetti molto importanti sulla vita democratica del paese.

In primo luogo perché – differentemente da quanto annunciato – il taglio non è accompagnato da nessun correttivo: non ci sono nuovi regolamenti parlamentari, non c’è il riequilibrio del peso dei delegati regionali nell’elezione del Presidente della Repubblica e sopratutto – cosa che ci è sempre stata molto a cuore – non c’è la legge elettorale proporzionale, necessaria per impedire una iniqua distribuzione del peso politico delle diverse forze in parlamento.

Alcuni rappresentati del circolo Sinistra Italiana e il segretario Corrado Fioretti

Per questo diciamo che è necessario votare NO:
– perché la riforma rischia di ridurre il pluralismo e la rappresentanza nelle istituzioni di molti territori;
– perché con il taglio si accentra il potere nelle mani di pochi;
– perché non ci sarà alcun miglioramento in termini di efficienza ed efficacia nella vita del Parlamento;
– perché i risparmi sono ridicoli, solo un caffè all’anno per ogni cittadino, e non giustificano una distorsione della Costituzione;
– perché è ora di voltare pagina rispetto ad un decennio in cui la partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese è stata scoraggiata dalle campagne ‘antipolitiche’: abbiamo invece bisogno di una nuova cultura per il paese, di una politica diversa e non di meno politica.

Dobbiamo ricordare anche il referendum del 20 e 21 settembre è valido in ogni caso, e non c’è un quorum da superare.

Per questo non solo andiamo a votare e votiamo no, ma chiediamo a tutti di mobilitarsi in questa ultima settimana e di sostenere la campagna per il No nella propria città.
Questa è una controriforma che penalizza i giovani e attacca il nostro pluralismo politico, inoltre si ridurrà drasticamente la rappresentanza di territori a bassa densità di popolazione come Basilicata, Molise e Liguria. Il problema principale, a nostro avviso, era diminuire in modo vertiginoso i profumati stipendi e bonus di parlamentari nazionali e regionali e non tagliare la rappresentanza! Vale la pena avere una democrazia più fragile? NO.

In Italia negli ultimi anni è stato tagliato il numero dei consiglieri comunali, trasformato le Province in enti non elettivi, abolito le assemblee di quartiere.
Sempre in nome del risparmio, dell’efficienza e della guerra alla casta.

 

Il risultato lo vedete da voi: istituzioni sempre più lontane dai cittadini, meno rappresentative e spesso incapaci di svolgere il proprio ruolo.
In poche parole, una democrazia più fragile.
Ora si prova a dare la botta anche al Parlamento, tanto per chiudere il cerchio.
Ne vale la pena? Io credo di NO.

Ricordiamo a tutti i cittadini rosolinesi che giovedì 17 settembre alle ore 18:30, insieme al comitato per il NO provinciale e ad altre sigle tra cui l’ANPI, in Piazza Masaniello presso il locale 100 Once, si terrà una conferenza con diversi relatori per discutere delle ragioni del NO. Invitiamo la cittadinanza tutta a partecipare“.

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