Riduzione della Tari 2020 per imprese e famiglie; la proposta dell’ex vicesindaco Giuseppe Branca all’amministrazione

Riduzione della Tari 2020 per imprese e famiglie; la proposta dell’ex vicesindaco Giuseppe Branca all’amministrazione

“L’amministrazione ha lavorato egregiamente- dice l’ex vicesindaco Pino Branca-, per fronteggiare l’emergenza Covid anche dal punto di vista sociale. Per completare positivamente il lavoro svolto però, l’amministrazione deve rimanere ancora vicino alla nostra gente, alle nostre piccole aziende, ai Commercianti e agli Artigiani, che sono il cuore pulsante dell’economia locale”.

Con questa dichiarazione l’ex vicesindaco Branca rende nota una fondamentale agevolazione sulla Tari per famiglie e imprese e invita l’amministrazione a prenderne atto per poter proseguire il suo lavoro, adesso, anche sul fronte prettamente tributario per consentire alle imprese e alle famiglie di ripartire più facilmente.

Lo stesso Branca spiega, più tecnicamente, i dettagli della misura:

“Le regole e i requisiti per poter usufruire dello sconto sulla tassa dei rifiuti si trovano nella delibera del 5 maggio di ARERA. Le regole e i requisiti per le due categorie sono diverse, ma in entrambi i casi l’Authority lascia, in parte, autonomia decisionale ai Comuni.

La disciplina prevista dalla delibera ha un’applicazione diversa per le famiglie e per chi invece è titolare di “utenze non domestiche”, quindi imprese e attività commerciali.

1. Per le famiglie si vuole anticipare il bonus Tari introdotto dalla legge di conversione del Decreto Fiscale 2020 e non ancora attivo, ma la scelta spetta ai Comuni.

In questo caso, il requisito da prendere in considerazione è l’ISEE.

2. Per le imprese invece l’elemento discriminante è come è avvenuta la chiusura delle attività.

  • Se è stata obbligatoria, allora lo sconto sulla Tari deve obbligatoriamente essere applicato dal Comune.
  • Se, invece, l’azienda ha chiuso spontaneamente, lo sconto è facoltativo, e dipende anche dalla capacità di documentare l’effettiva riduzione di produzione di rifiuti.

In entrambi i casi, i Comuni dovranno tenere conto del periodo di sospensione dell’attività, ovvero i giorni di chiusura.

Con una nota extra inoltre l’ex vicesindaco annuncia alle imprese e all’amministrazione che la Regione sta lavorando anche ad una legge per un probabile annullamento della tassa sul suolo pubblico.

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