Sicurezza partecipata, i Carabinieri incontrano i sindaci della Provincia

Sicurezza partecipata, i Carabinieri incontrano i sindaci della Provincia

Comunicato stampa Carabinieri

Si è tenuto presso il comune di Noto un incontro sulla sicurezza tra i Carabinieri e i sindaci dei comuni che ricadono sotto la competenza della Compagnia di Noto che va dalla zona costiera di Avola e Portopalo di Capo Passero sino alla zona montana-iblea tra Canicattini Bagni e Buccheri.

L’incontro, svoltosi in un clima collaborativo ed improntato al confronto, ha avuto al centro del dibattito la sicurezza percepita da parte dei cittadini e la sicurezza partecipata.

Quest’ultima, di notevole importanza in un contesto geografico e socio – economico quale quello della provincia aretusea, mira a coinvolgere in un’azione comune e condivisa diversi attori: istituzioni, forze dell’ordine, operatori del sociale e della scuola, imprese e cittadini, nel pieno rispetto delle competenze e delle prerogative di ciascuno. La collaborazione, infatti, da parte di tutti serve non solo a diffondere e consolidare la cultura della legalità, ma anche ad impostare azioni sinergiche volte a migliorare la sicurezza reale e favorire le indagini in caso di reati che destano maggiore allarme sociale.

In tal senso, tante sono state le iniziative proposte, quali ad esempio l’implementazione dei sistemi di video-sorveglianza cittadina muniti anche di lettori di targhe, l’illuminazione delle principali vie dei centri abitati e l’installazione di autovelox fissi lungo le principali arterie extraurbane.

Apprezzata da parte dei Comuni la presenza costante dei Carabinieri in tutti i comuni e la fattiva collaborazione con le polizie locali, anche nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale in funzione non solo repressiva, ma innanzitutto preventiva.

Al termine della riunione, Carabinieri e Sindaci hanno confermato l’intenzione di consolidare ancora di più la collaborazione al fine di garantire maggiore percezione della sicurezza alla cittadinanza soprattutto alla luce degli ultimi episodi delittuosi, ribadendo all’unisono che non esistono zone franche di illegalità diffusa.

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