Spadola: “Anche quest’anno 1°Maggio a rischio, senza Eremo di Croce Santa”

Spadola: “Anche quest’anno 1°Maggio a rischio, senza Eremo di Croce Santa”

“Che fine ha fatto il finanziamento di 3 milioni e 700 ila euro della Protezione civile destinato all’Eremo di Croce Santa di Rosolini?”

A porsi l’interrogativo, è il leader del Movimento ‘Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola. “La firma del decreto risale al mese di giugno del 2019, ma ad oggi, non c’è ombra di lavori all’Eremo, neppure per una minima messa in sicurezza della struttura. Capisco che i lavori riguardano interventi importanti come il consolidamento dei costoni per il rischio idrogeologico e ci vuole del tempo, ma quanto meno, rispetto ad un anno fa, la struttura si sarebbe potuta rendere fruibile. A tre mesi dalla festa del 1° Maggio resta tutto campato in aria. Lo scorso anno l’evento tanto atteso dai rosolinesi, tanti giovani e fedeli – prosegue Spadola – fu bloccato dall’amministrazione comunale, perché non fu gradito che il 1° Maggio si sarebbe svolto in una struttura privata. Quest’anno lo diciamo con grande anticipo (3 mesi) che la festa per eccellenza dei rosolinesi non può e non deve saltare. Il rischio è quello che a Rosolini si perdano tutte le tradizioni, come ad esempio, il Carnevale e poi la festa di San Giuseppe. Voglio sperare – prosegue il consigliere di opposizione – che in questo 2020 le tradizioni non vengano cancellate”.
Per Giovanni Spadola questa amministrazione a quasi due anni dal suo insediamento ha prodotto poco per la città “anzi nulla”, afferma.

“Una delle tante follie dell’amministrazione Incatasciato – dice Spadola – è stata quella di votare il dissesto finanziario dell’Ente. Come consigliere comunale – vorrei ricordare ai miei concittadini – che sono stato l’unico ad essere contrario e favorevole a votare il pre dissesto. Immaginavo che per la gente, le piccole e medie imprese, gli artigiani, sarebbero state lacrime e sangue. I risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti con l’arrivo delle ‘cartelle pazze’. Ed ancora la macchina del dissesto deve mettersi totalmente in moto con i crediti da riscuotere. Non saranno rose e fiori neppure per i fornitori, costretti alle transazioni, pur di recuperare qualcosa che gli è dovuto”. Per Giovanni Spadola, Rosolini ha bisogno di normalità, di pace sociale, di ritornare agli eventi ed iniziative del passato e di portare avanti i progetti.

“ Serve un bel programma per il Carnevale, San Giuseppe ed il 1° Maggio. Occorre portare i forestieri in città con delle attrattive. In questa città le attività commerciali hanno bisogno di ossigeno per sperare nella sopravvivenza. Questo doveva essere il governo cittadino della ‘svolta’, ma fino ad ora la ’svolta’ ha intrapreso la ‘marcia del gambero’.

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