Stop alle bevande alcoliche ai minori di 18 anni, il sindaco aderisce al protocollo d’intesa “Legalità vs illegalità”

Da oggi, 13 giugno, non si potranno somministrare bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Il divieto è previsto nel documento “legalità vs illegalità” sottoscritto il 2 giugno scorso dalla Prefettura, da tutti i Comuni della Provincia e dalle associazioni maggiormente rappresentative. E oggi il sindaco Giovanni Spadola ha firmato l’ordinanza, la numero 47.

Oltre al divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori è previsto il divieto di vendita al dettaglio per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 24.00 alle 7.00 del giorno successivo, il divieto, dalle 24 alle 7.00, di consumare all’esterno dei locali bevande di qualsiasi tipo in contenitori di vetro, e il divieto, in tutti i locali pubblici diversi dalle discoteche, di organizzare intrattenimenti musicali o, comunque, attività rumorose oltre le ore 1.30.

Inoltre è stato promosso il progetto “Turismo Eccellente” nell’ambito del quale sarà realizzato un “marchio” che certifichi il rispetto di tutti gli adempimenti e gli obblighi normativi cui gli imprenditori dovranno attenersi per essere riconoscibili immediatamente dal consumatore finale, quali esercizi che hanno operato nel rispetto dei principi di “Legalità” e “Qualità”. Il marchio sarà apposto nelle vetrine.

Per ottenere il marchio “Legalità” gli esercizi dovranno dichiarare di essere in possesso dell’eventuale autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico, aver previsto la figura del responsabile per la somministrazione di alimenti e bevande, aver assicurato l’avvenuta frequentazione di corsi HACCP per i propri dipendenti, aver elaborato il documento valutazione dei rischi, aver organizzato corsi per la sicurezza sui luoghi di lavori per i propri dipendenti, essere in regola con il pagamento dei tributi, aver assicurato l’adempimento delle previsione del CCNL di categoria, essere in regola con gli eventuali, ulteriori requisiti di settore, previsti in relazione alle esigenze merceologiche o secondo le indicazioni provenienti dai Comuni e/o dalle forze dell’ordine.

Per ottenere il marchio “Qualità” ciascun esercizio dovrà indicare la conoscenza della lingua inglese, la disponibilità di parcheggi, assenza di barriere architettoniche, certificazione Aic, prodotti d’eccellenza, prodotti a km 0, baby pack, menù per non vedenti, tracciabilità dei prodotti, accordi per buone pratiche da rispettare.

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