“Studenti pronti a intitolare le vie della città, ma il Commissario li ignora”, l’attacco dell’ex assessore

“Studenti pronti a intitolare le vie della città, ma il Commissario li ignora”, l’attacco dell’ex assessore

La scuola è praticamente finita, gli studenti hanno lavorato con impegno ed entusiasmo al progetto promosso dalla nostra amministrazione, ma il Commissario non ha ritenuto di premiare il loro lavoro. In questi giorni è un susseguirsi di azioni e intenzioni, da parte del nostro Commissario, che fanno pensare alla sua volontà di distruggere la crescita culturale della nostra città, città che lui nemmeno conosce. Non vorrei che il Commissario stesse facendo gli interessi di qualche parte politica demolitrice, avversa all’ex amministrazione”.

È l’attacco dell’ex assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici della giunta Incatasciato, Carmelo Di Stefano, che è stato promotore di un progetto che ha coinvolto l’istituto superiore Archimede appassionando i giovani studenti  nella partecipazione della toponomastica della loro città. Lo scorso anno l’amministrazione Incatasciato aveva infatti scelto di denominare i ronchi di Via S. Alessandra, seguendo il tema dei grandi cantautori italiani che diventò una notizia apprezzata anche oltre isola al punto che  da Milano la Fondazione Giorgio Gaber, con i suoi eredi, inviò una lettera all’Assessore Di Stefano per mostrare riconoscenza per la scelta amministrativa. L’amministrazione comunale, in seguito, aveva invitato gli studenti e le studentesse alla scelta di frasi emozionali tratte dai testi delle canzoni dei cantautori scelti, al fine di arricchire culturalmente l’intitolazione di alcune strade urbane di Rosolini con l’intenzione di allocare poi le targhe entro il mese di marzo 2021. Ogni targa con il nome del cantautore avrebbe dovuto contenere quindi una frase scelta dai ragazzi stessi, che in questa scelta toponomastica si sarebbero sentiti protagonisti. Gli studenti – dice oggi l’assessore- erano entusiasti per la possibilità di essere coinvolti nel dare una loro impronta alla città e hanno lavorato al progetto con tanto entusiasmo, guidati alla studio dei tratti poetici racchiusi nei testi dei cantautori e  selezionando le frasi con le quali dar voce alla loro città. Il commissario però non si è preoccupato di dare merito al loro lavoro. La scuola è praticamente finita e nessuna cerimonia di intitolazione è stata organizzata per apporre le targhe con le frasi scelte dagli studenti”.

Questa è una adempienza amministrativa del Commissario – continua l’ex assessore-, la cui funzione dovrebbe essere quella di dare continuità amministrativa. Invece, così come per il caso museo, ignora progetti culturali. Lo sviluppo di un territorio non può prescindere dalla cultura ed il cambiamento non può avvenire se non si coltiva, con le azioni, l’idea di una città partecipata, anche dai giovani. Tante le iniziative intraprese dalla nostra amministrazione, dal museo stesso, alla street art che ha dato già i primi risultati con l’apertura di nuove attività in Piazza Garibaldi, fino al progetto di recuperare l’ex mattatoio e trasformarlo in un’officina di idee e progetti per i giovani.

I Commissari vengono nominati per fare ordinaria amministrazione e dare seguito alle iniziative già intraprese, specie quando sono stati fatti investimenti economici da parte dei privati. Questo a Rosolini sembra non avvenire e non vorrei che il Commissario stesse facendo gli interessi di qualche parte politica demolitrice e avversa all’ex amministrazione. Mi auguro che rifletta e confido nel suo buon senso e nella sua competenza”.

 

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