Vittime del Salva Banche: nei manifesti di protesta anche il volto di un rosolinese

Vittime del Salva Banche: nei manifesti di protesta anche il volto di un rosolinese

 Tra i volti dei manifesti quello del rosolinese Santo Cataudella, gestore di uno dei ristoranti più noti in città

Sono anni ormai che gli azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa tentano di recuperare i propri soldi e sono così stanchi, ormai, che hanno deciso pure di “metterci pubblicamente la faccia”.

Si è svegliata così questa mattina la Sicilia: enormi manifesti affissi a Ragusa, Modica e Vittoria con i volti di tre componenti dell’Associazione Vittime del Salva Banche.

Una protesta “silenziosa” ma che solleva un problema fin troppo serio di cui tanti azionisti sono vittime: l’impossibilità di recuperare i propri soldi. I risparmiatori si sono così rivolti all’Associazione (nata a seguito dei primi default bancari del Centro Italia).Questa la frase scritta sui manifesti: “Confidavamo in un futuro sereno, poi abbiamo affidato i nostri risparmi alla BANCA AGRICOLA, che ne sarà di noi adesso?”.

Quei titoli infatti pare siano stati addirittura proposti “come sicuri” ai risparmiatori, e cioè non soggetti ad oscillazione di Borsa e pure di facile liquidazione mediante il riacquisto da parte della Banca stessa. “I nostri soldi sono invece bloccati all’interno di un mercato – dice il rosolinese Santo Cataudella – che, non solo ha portato a un importante perdita del valore delle azioni, ma non permette nemmeno di recuperare ciò che ne rimane”.

Santo Cataudella, uno dei gestori di un ristorante tra i più noti in città, che in questo momento ha dovuto anche forzatamente chiudere i battenti causa Covid, è uno dei tre volti che compare sui manifesti che stamattina hanno fatto svegliare Modica, Ragusa e Vittoria nell’amarezza.

“Oggi faccio parte dell’associazione Vittime del Salva Banche, e stiamo cercando di poter recuperare questi soldi. Abbiamo avanzato tante proposte, tra cui quella di dilazionare la restituzione in 10 anni ma neanche quello. Noi continueremo questa battaglia, perchè quei soldi sono frutto dei nei nostri sacrifici e del nostro lavoro”.

 

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