“Poco Noto-Lettere dal Palazzo”, in un docufilm la storia di una famiglia e del Palazzo Castelluccio di Noto

“Poco Noto-Lettere dal Palazzo”, in un docufilm la storia di una famiglia e del Palazzo Castelluccio di Noto

Una storia d’amore sepolta nel tempo, un palazzo barocco che rinasce, e la scoperta di un legame di sangue mai formalizzato. Sono questi gli ingredienti di “POCO NOTO – Lettere dal Palazzo”, il nuovo progetto firmato dal regista e scrittore Corrado Rizza (da Miami) che porta alla luce un frammento di storia siciliana dimenticata e personale al tempo stesso.

Barone Antonino Di Lorenzo

Tutto nasce da un ritrovamento: alcune lettere custodite dal padre di Rizza che raccontano l’intenso rapporto tra la sua bisnonna Santina e il Marchese Barone Antonino Di Lorenzo, figura di spicco della nobiltà siciliana del primo Novecento e proprietario del prestigioso Palazzo Castelluccio di Noto. Un amore durato decenni, dal quale nacque Corrado, il nonno del regista.

Un legame mai riconosciuto ufficialmente per rispetto delle convenzioni sociali dell’epoca, nonostante il Barone, in una lettera testamentaria scritta nel 1947, espresse chiaramente il desiderio di legittimare il figlio che chiamava affettuosamente “Corraduccio”.

A confermare la veridicità della vicenda, fa sapere Corrado Rizza, è stata una perizia genealogica condotta dallo Studio Araldico di Sebastiano Pasquini, che connette la famiglia Rizza ai Di Lorenzo e al palazzo stesso, oggi in fase di restaurazione per diventare un hotel di lusso del gruppo Rocco Forte, con inaugurazione prevista nel 2026.

Il docufilm, attualmente in produzione, promette di essere molto più di una narrazione privata: sarà anche un viaggio visivo tra affreschi, pavimenti in ceramica siciliana e scale monumentali che hanno visto passare amori proibiti e conflitti silenziosi.

Antonello Rizza

Tra i protagonisti evocati nel film c’è anche Antonello Rizza, padre di Corrado e artista affermato, a cui è dedicata una sala permanente all’interno di Palazzo Nicolaci. Un omaggio – afferma Corrado Rizza – “a testimonianza di come il talento possa superare i titoli nobiliari”.

L’anteprima di “POCO NOTO” è prevista per il 2026, in concomitanza con la riapertura del Palazzo Castelluccio: “un’occasione per riscoprire la memoria di una famiglia e l’identità profonda di una delle perle barocche della Sicilia.

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