Bimba di 10 anni passeggia al verde a valle e si taglia il piede con un vetro rotto

Bimba di 10 anni passeggia al verde a valle e si taglia il piede con un vetro rotto

Protagonista di questa sfortunata vicenda una bambina rosolinese di 10 anni che stava passeggiando  all’interno del parco Giovanni Paolo II

Un taglio di ben 6 centimetri al piede. È la ferita che si è procurata una bambina di 10 anni mentre passeggiava, serenamente, con una sua amichetta, al Parco Giovanni Paolo II.
“Vieni, ti faccio vedere dove ci cambiavamo quando con la scuola di ballo ci esibivamo qui all’anfiteatro” – ha detto la bambina all’amica. Un semplice invito a guardare, con spensieratezza, nel retro dell’anfiteatro del Parco Giovanni Paolo II e poi la paura e il dolore: un vetro di bottiglia rotto ha perforato il piede della bimba, che indossava un paio di sandaletti, recandole un taglio di ben 6 centimetri.
“È stato un trauma – ci racconta la mamma Ivana Pirosa, che ha scritto qualche giorno fa un post anche nel suo profilo facebook. “Mia figlia ha visto tutto quel sangue scorrere e ha avuto paura, oltre a sentire un forte dolore”. “Anche io ero terrorizzata – continua- perchè il taglio era troppo lungo e profondo”.
I 6 centimetri di ferita avrebbero subito richiesto i punti di sutura. “Mia figlia ha avuto paura però, sentiva troppo dolore e abbiamo optato con i medici di procedere con i punti di sutura adesivi, da cambiare ogni due o tre giorni. La cosa più grave è che ancora non cammina e comunque i medici le hanno consigliato di non poggiare il piede a terra”.
La piccola non è ancora capace di camminare dopo il brutto incidente avvenuto il 19 scorso agosto. Una giornata spensierata si è trasformata in un incubo per la piccola e per i genitori. La loro paura e preoccupazione è stata tanta. “Sarebbe potuta andare diversamente se fosse caduta con il volto a terra, o con il pancino” – ci dice la mamma. “A chi bisogna appellarsi quando accadono certe cose?”
La cura del verde, indiscutibilmente necessaria per igiene e decoro, passa in secondo piano di fronte a fatti del genere o comunque ne è in qualche modo legata. A mancare però – è chiaro- è pure la pulizia di base da rifiuti abbandonati dai soliti incivili di turno che diventano un serio pericolo anche per i bambini. Quali sono in città – ci chiediamo- le “zone franche”, libere da pericoli, in cui essere certi di poter portare i bambini senza incorrere in nessun rischio del genere?
La signora Pirosa se lo chiede, come tante mamme e papà, ma si chiede pure: “Esiste qualcuno in questo Comune che prenda atto di queste situazioni? Ad esempio, mi chiedo, chi pulisce il Verde a Valle a Rosolini? Perchè le bottiglie di vetro sparse in giro sono sempre di più?”. Domande legittime, a cui al momento il nostro comune, non saprebbe dare alcuna risposta.
Ma la domanda che sorge spontanea è anche un’altra: perchè in questo paese siamo ancora così lontani dal rispetto dei luoghi e dell’ambiente?
Intanto la signora Pirosa sta riflettendo se procedere o meno per vie legali: “Probabilmente io e mio marito lo faremo. Ci auguriamo al momento solo che nostra figlia possa guarire presto ma ci auguriamo anche che questa vicenda possa allarmare chi di competenza per agire subito e in fretta prima che a qualcun’altro possa andare peggio. Di chi è – e di chi sarà- la responsabilità di fatti del genere? “
La segnalazione della signora Pirosa diventa anche la nostra. Invitiamo il Commissario Cocco affinchè dia mandato all’inizio di una seria azione di pulizia in tutti i parchi comunali. E non solo.
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