Cremona, infermiere rosolinese colpito dal coronavirus: “Bisogna combatterlo con intelligenza”

Cremona, infermiere rosolinese colpito dal coronavirus: “Bisogna combatterlo con intelligenza”

33 anni, e tanto, ma tanto coraggio. Lo stesso coraggio dei tanti infermieri e medici che in queste ore sono in prima linea nel combattere il coronavirus negli ospedali del Nord, lo stesso coraggio che stanno dimostrando gli infermieri e medici degli ospedali del centro sud pronti all’emergenza.

🎥 Lui è il rosolinese Giovanni Floriddia, infermiere del pronto soccorso di Cremona, referente sindacale Nursing Up, uno degli ospedali d’Italia nell’occhio del ciclone della pandemia sanitaria. Giovanni, dal primo momento in trincea, è uno dei nostri “eroi” che per spirito di dovere non hanno mai fatto mancare il proprio apporto al pronto soccorso. Venerdì scorso ha contratto il coronavirus e oggi, rammaricato nel dover stare a casa in quarantena forzata e non poter dare una mano d’aiuto in ospedale, ha voluto metterci la faccia per inviarci un video messaggio di sensibilizzazione rivolto sia ai concittadini del Nord, invitandoli a non tornare al Sud, sia ai residenti di Rosolini invitandoli a non uscire di casa per la tutela di tutti.
“Ho contratto il coronavirus in forma lieve, ma non sono preoccupato per me: la mia paura più grande è per i miei bambini piccoli, la mia compagna e i miei colleghi, che stanno facendo turni anche di 12 ore e a cui non posso dare il cambio. Ai concittadini del Nord dico di non scendere al Sud, sarebbe una rovina, Tuteliamo i nostri familiari. A chi è a Rosolini dico di restare a casa, rispettare le normative, e alla fine tutto andrà bene”.

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