Da tre mesi senza stipendio, un vigile urbano: “Siamo rimasti a pane e acqua”

Da tre mesi senza stipendio, un vigile urbano: “Siamo rimasti a pane e acqua”

“Zero ferie e zero stipendi: siamo rimasti a pane e acqua”. Rompe il silenzio un dipendente comunale, ed esattamente il vigile urbano Emanuele Spadaro dopo il ritardo ormai cronico nell’accreditamento degli stipendi. Con i conti in “rosso”, infatti, il Comune di Rosolini non riesce più da tempo a garantire con regolarità gli stipendi non solo ai dipendenti comunali, ma anche ai dipendenti della ditta di raccolta dei rifiuti soldi urbani.

“Una situazione -dice Spadaro”, che ormai viviamo sulla nostra pelle da oltre 7 anni. CI dicono che non ci sono mai soldi e bisogna aspettare. Il mese di maggio è stato erogato circa 3 settimane fa, ed ancora attendiamo i mesi di giugno, luglio e adesso agosto. E spiragli non se ne vedono”.

Spadaro invita tutti i dipendenti “a farsi sentire senza paura perché la mia non è una dichiarazione senza fondamento. Anzi dovremmo essere tutti uniti nel chiedere con forza quanto ci spetta per diritto. Abbiamo trascorso il periodo estivo con un estremo carico di straordinario per poter garantire la pubblica sicurezza la sera, un lavoro straordinario che non solo non sapremo mai quanto vi sarà pagato, ma non possiamo contare neanche sullo stipendio ordinario. Siamo con l’acqua alla gola ma sembra non importare niente a nessuno tant’è che nessuno protesta o dice niente. Perché?”.

E poi conclude: “A questo si aggiunge che il lavoro straordinario non ci viene pagato da 3 anni. Quanto meno che paghino i premi incentivanti degli anni passati, così da poter tamponare con il mancato stipendio. Altrimenti non ci rimane che presentare esposto alla Corte dei Conti perché il diritto a ricevere lo stipendio non può diventare un optional”.

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