E’ “caos” per il parcheggio nell’area Pip, Gennaro: “Con quale coraggio si parla di legalità e trasparenza?”

E’ “caos” per il parcheggio nell’area Pip, Gennaro: “Con quale coraggio si parla di legalità e trasparenza?”

Ad intervenire sulla vicenda innescata dal Movimento 5 Stelle sulla gestione poco chiara del parcheggio istituito nell’area artigianale durante la sei giorni della sagra dell’Arancino è anche il leader di “Etica” Pinello Gennaro dopo che, questa mattina, il sindaco Pippo Incatasciato e l’esperto del sindaco Andrea Salemi, aveva rigettato al mittente ogni tipo di accusa mostrando le carte che hanno portato ad affidare il servizio.

Per Pinello Gennaro, però, la vicenda sarebbe stata gestita senza un “adeguato controllo” tant’è che adesso si rischia di “perdere il corrispettivo che doveva andare al Comune”.

“Ricapitolando sulla storia del parcheggio in occasione della sagra dell’arancino -afferma Pinello Gennaro-: si decide di fare un bando per affidare ad uso privato un bene pubblico, che già da per se stesso non si può fare; si fa una manifestazione di interesse per la gestione del detto parcheggio con pubblicazione che scade a 24 ore prima dell’inizio del servizio; la ditta che presenta la disponibilità non viene ritenuta idonea, non si sa bene per quale motivo, quindi si procede all’affidamento diretto ad una fantomatica associazione, disconosciuta dal Presidente Nazionale, che invece viene ritenuta idonea, non si sa da chi e dopo quale istruttoria, ad un prezzo ribassato e comunque a condizioni diverse rispetto a quelle della manifestazione di interesse pubblicata all’albo pretorio Comunale. Vengono consegnate le chiavi senza che questa fantomatica associazione idonea abbia adempiuto al versamento del corrispettivo, si suppone previsto nel disciplinare; non è dato capire se sia stato ad oggi versato il corrispettivo, pur essendo invece sicuro che chi ha usufruito del parcheggio su area pubblica ha pagato; infine non si capisce, date le smentite, chi ha di fatto gestito questo parcheggio a nome di questa associazione, senza alcun controllo. Mi chiedo di fronte a tutto questo come avete anche il coraggio di fare le conferenze stampa e parlare di legalità e trasparenza?”.

Ieri, infatti, era stato il presidente della Eco Sezione Jonica di Rosolini del Movimento Azzurro, Dino Gennaro, ad affermare che la sua associazione, dopo aver “presentato la richiesta, non ha però gestito il parcheggio in quanto il Comune non ha notificato niente all’associazione”. Questa mattina la replica da parte del Comune in cui si evince tra l’altro lo scambio di corrispondenza con il Movimento Azzurro anche dopo la data di inizio della gestione del parcheggio. Insomma una vicenda che lascia ancora degli spazi poco chiari e la domanda è sempre la stessa: chi ha intascato i soldi dei visitatori e chi adesso dovrebbe versare la quota di 2.000 euro per la gestione del servizio in un terreno pubblico qual è l’area artigianale?

 

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