Femminicidio: ad Avola dedicata una panchina rossa a Laura Pirri

Femminicidio: ad Avola dedicata una panchina rossa a Laura Pirri

Oggi si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per l’occasione il Comune di Avola, in collaborazione con il centro antiviolenza “Doride” e l’associazione “Soroptimist”, ha promosso una serie di iniziative tra cui l’inaugurazione di una panchina rossa in ricordo della 31enne rosolinese Laura Pirri, deceduta il 25 marzo scorso dopo 18 giorni di agonia, morte per la quale pende la grave accusa di femminicidio nei confronti del compagno Sebastiano Iemmolo.

L’inaugurazione della panchina è avvenuta ieri alla presenza, tra gli altri, degli esponenti dell’amministrazione comunale con in testa il sindaco Luca Cannata, l’assessore alle pari opportunità Simona Caldararo, la presidente del centro antiviolenza “Doride”, Tea Romano, la presidente di “Soroptimist” Antonella Sessa, e rappresentanti delle forze dell’ordine. Invitati a partecipare anche le famiglie delle donne rimaste vittime di femminicidio.

Laura Pirri

L’inaugurazione della panchina si inserisce in un programma più vasto iniziato il 18 novembre scorso. Convegni, incontri con le scuole, attività ludiche per i bambini con l’obiettivo di sensibilizzare sulla tematica. Oggi pomeriggio alle 16,30, sarà inoltre inaugurato il centro antiviolenza comunale, voluto fortemente dall’amministrazione Cannata come ulteriore punto di riferimento per le donne che subiscono violenza.

“E’ la seconda panchina che inauguriamo -dice l’assessora Simona Caldararo-. L’anno scorso è stata dedicata a Giordana Bruno. Quest’anno, invece la dedica è stata per Laura Pirri e a tutte le donne vittime di violenza. Una iniziativa voluta in sinergia con il centro antiviolenza “Doride” e “Soroptimist”. Gli eventi di quest’anno sono iniziati dal 18 novembre coordinate dalla consulente per le pari opportunità Gabriella Tiralongo. Il nostro obiettivo è quello di creare sempre più sinergia tra le associazioni, il Comune e il territorio al fine di dare risposte concrete e celeri alle donne che subiscono violenza. Purtroppo questo tipo di abuso rimane il più diffuso al mondo. Una donna su tre subisce violenza e nel 2016 sono decedute 116 donne in Italia, 84 quelle nel 2017. Numeri allarmanti soprattutto se si pensa che la maggior parte delle violenze si consuma tra le mura domestiche”.

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