“Figli di Rosolini di cui siamo orgogliosi”, intitolate due strade al Generale Fazzino e ai Fratelli Cirmena

“Figli di Rosolini di cui siamo orgogliosi”, intitolate due strade al Generale Fazzino e ai Fratelli Cirmena

Si è svolta questa mattina, al Cine teatro di Santa Caterina, la cerimonia per l’intitolazione due strade di Rosolini alla memoria del Generale di Squadra Aerea Cesare Fazzino e dei Fratelli Cirmena Giovanni, Francesco e Tommaso.

Si è realizzata, con successo, la volontà di Corrado Di Stefano, Presidente dell’Associazione Rosolinesi in Siracusa e nipote di Tommaso, uno dei tre fratelli Cirmena, combattenti della Grande Guerra. “Non li ricordiamo perché hanno combattuto ma perché hanno vissuto in quel momento difficile” – ha detto Corrado Di Stefano.

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Giovanni Spadola, l’assessore alla Cultura Lucia Piazzese, lo stesso Corrado Di Stefano e il prof. Corrado Calvo, Presidente di Cultura e Dintorni). Nella sala del cineteatro, prima di spostarsi nelle due vie da intitolare, adiacenti alla Chiesa Santa Caterina, sono stati ricostruiti i cenni storici e gli aspetti più rilevanti della vita del Generale e dei tre soldati Cirmena.

Presenti anche alcuni parenti del Generale e dei fratelli Cirmena, l’associazione Rosolinesi in Siracusa,  l’Unione Nazionale Mutilati per il Servizio Sez. Siracusa, l’Associazione Arma Aereonautica Sez. Siracusa, il Comandante della Caserma dei Carabinieri di Rosolini, M.llo Giancarlo Murro e il Comandante di Polizia Municipale Salvatore Latino. 

“Oltre ai grandi nomi della storia e della letteratura di cui si vestono le nostre vie cittadine, non mancano le vie intitolate ai figli di Rosolini che hanno ben figurato con il loro ingegno e il loro attaccamento alla terra natìa e di cui andiamo orgogliosi” – ha esordito il Prof. Corrado Calvo. “Fra questi potremo senz’altro annoverare le intitolazioni di oggi del Generale Cesare Fazzino e dei fratelli Cirmena, che hanno vestito la divisa militare, il primo in tempo di pace ma di complessi equilibri mondiali, gli altri due risucchiati nel vortice terribile della Grande Guerra”.

Dei fratelli Cirmena si è parlato a lungo durante la presentazione dell’opuscolo dell’Associazione Rosolinesi in Siracusa dal “Storia dei Fratelli Cirmena”: due fratelli, Tommaso e Francesco, ritornarono invalidi per le ferite riportate in combattimento, Giovanni invece muore in combattimento.  È stato grazie alle ricerche di Corrado Di Stefano (ne abbiamo parlato qui) che è stato ritrovato il luogo di sepoltura di Giovanni, fratello di suo nonno. Una ricerca che lo ha impegnato per molto tempo prima di scoprire della sua sepoltura nel Sacrario Militare di Asiago.

Il Generale Fazzino invece non nasce a Rosolini ma ad Ascoli Piceno. Figlio del rosolinesi Rosario Fazzino , nasce l’1 dicembre del 1928 e da giovane decide di iniziare la carriera militare. Nel 1950 è sottotenente dell’Aereonautica, tre anni dopo consegue il brevetto di pilota militare, si specializza negli Stati Uniti e frequenta corsi anche in Gran Bretagna e in Germania.  Riassume la sua storia il Prof. Calvo dicendo che “alla fine è in grado di volare su 18 velivoli, 9 aviogetti, 7 ad elica e 2 ad ala rotante. E’ pronto al combattimento come cacciabombardiere, intercettore notturno e intercettore ogni-tempo. Diviene istruttore di pilotaggio e acrobazia. Percorre tutti i gradini della carriera militare sino ad arrivare a Generale Squadra Area e a ricoprire ruoli di primo piano nella Nato e nei rapporti con i Paesi che ad essa fanno riferimento”. 

Dopo la cerimonia, amministrazione, autorità militari, associazione presenti e cittadini si sono spostati a piedi verso le due vie scelte per l’intitolazione, molto vicine alla Chiesa di Santa Caterina. Emozionati i parenti la Dott. ssa Elisa Fazzino, figlia del Generale, con il marito, e la Dott.ssa Maria Teresa Cirmena nipote di Tommaso Cirmena, assieme allo stesso Corrado Di Stefano, anche lui nipote di Tommaso.

A scoprire le targhe sono stati proprio i parenti assieme all’Assessore Lucia Piazzese con l’intervento di Don Stefano Trombatore: “Un solo ricordo per il Generale Fazzino e per i fratelli Cirmena che diventeranno custodi di questa zona – ha detto Don Stefano. Sono persone che hanno vissuto per la patria e che per noi oggi sono ancora vive e possono dare un contributo alla storia perché non sono più il passato ma il nostro presente. Sono la nostra guida, la nostra stella e come hanno detto Corrado Calvo e Corrado Di Stefano non li ricordiamo perché combattenti ma perché hanno vissuto in un momento difficile. Che questo intitolazione possa ricordarci, oggi, anche chi ha combattuto per la pace e per evitare motivi di discordia che portano alla guerra”.

La planimetria delle due nuove vie intitolate:

 

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