Giuseppe Antoci a Rosolini difende la magistratura, l’antimafia e il giornalismo

Giuseppe Antoci a Rosolini difende la magistratura, l’antimafia e il giornalismo


Il suo discorso ieri sera in Piazza Masaniello a Rosolini


 

“Stanno picconando la magistratura, stanno picconando i giornalisti. Se non si reagisce penseranno che quella è la strada giusta”.

Passano anche da Rosolini le parole di Giuseppe Antoci, candidato per il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, mettendo in luce la sua visione di Italia che resiste alla normalizzazione della “follia” e si batte per “mantenere intatti i pilastri costituzionali che il mondo ci ha sempre invidiato” facendo esplicito riferimento alla Magistratura, all’antimafia e al giornalismo “due fondamenta essenziali per la democrazia e la libertà”.

Parlo in un luogo in cui hanno tentato in tutti i modi di delegittimare un giornalista come Paolo Borrometi -ha detto Antoci-. Vergogna. Fate i conti con la vostra coscienza. Se valutiamo come questi pilastri essenziali della democrazia stanno crollando ci si rende conto come restiamo solo noi. Per questo è importante dire a tutti di andare a votare perché è la matita nell’urna elettorale l’arma eccezionale per ridare valore e dignità ad un Paese che sta diventando lo zimbello in Europa”.

Il suo discorso, che si è tenuto ieri in Piazza Masaniello, ha anche toccato temi delicati come la lotta alla mafia e la necessità di vivere con rettitudine, onorando coloro che hanno perso la vita per un paese migliore. Ha condiviso la sua esperienza personale di sopravvivenza agli attentati mafiosi e ha enfatizzato il valore delle scelte fatte per il bene comune.

“Il silenzio non è mai innocuo -ha ricordato Antoci-. Smettiamola di commemorare i morti solo il 23 maggio o il 19 luglio, ma ricordiamoli ogni giorno vivendo nella rettitudine. Io non so come andranno queste elezioni ma ho già vinto perché mi ha dato la possibilità di incontrare una comunità fantastica, piena di passione e piena di affetto che altrimenti non avrei mai conosciuto. Stiamo cercando di mettercela tutta”.

Ha infine parlato del problema sicurezza: “Ci vuole una maggiore presenza delle forze dell’ordine perché anche qui a Rosolini il crack deve essere combattuto con le giuste armi. E io qui a Rosolini ci torno”.

Antoci ha chiuso il suo intervento con un appello ai siciliani e ai sardi, incoraggiandoli a sostenere il Movimento 5 Stelle. “Hanno tentato di fermarmi in tutti i modi: fisicamente, buttandomi fango, e continuano a tentarmi di fermarmi. Dal 41 bis hanno scoperto che dovevano colpirmi ed ammazzarmi per quello che dicevo ai giovani, perchè non dovevo dire ai giovani chi siamo noi e, soprattutto, chi sono loro. Ci volevano in silenzio. Noi invece parliamo e dimostreremo che la lotta per la giustizia e la dignità non è mai vana”.

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