Gli studenti dell’Istituto E.De.Cillis affascinati dai luoghi verghiani

Gli studenti dell’Istituto E.De.Cillis affascinati dai luoghi verghiani

Tra vita e romanzo, un viaggio d’istruzione alla scoperta dei luoghi verghiani raccontato da tre studentesse della classe 3 F dell’Istituto E. De Cillis.

 “Studiare un autore sui libri non ha lo stesso effetto di studiarlo nei luoghi in cui è vissuto. Questo è il caso degli alunni dell’istituto “E De-Cillis” che giorno 7 maggio si sono recati nei luoghi verghiani, per approfondire le conoscenze sul noto autore verista siciliano, Giovanni Verga. Le classi 3°F, 3°D e 3°C, hanno iniziato questo itinerario culturale visitando la casa natale dell’autore, situata nel centro storico della città di Catania. Gli studenti sono rimasti particolarmente stupefatti dalla biblioteca del Verga, una vastissima raccolta di libri (oltre 250 volumi) tra cui il libro donato dallo scrittore rosolinese Faustino Maltese sugli “Usi e costumi di Rosolini”. La seconda tappa è stata Acitrezza con i suoi fantastici faraglioni e la mitica “Casa del Nespolo”, chiamata così per avere un nespolo all’interno del cortile. Prima di entrare gli alunni hanno assistito ad un’interessante animazione letteraria di alcune pagine del romanzo “I Malavoglia” e in particolare quelle riguardanti la tragica notte in cui Bastianazzo morì sopraffatto dalle onde. All’interno della casa del nespolo si trovano due stanze: in una si possono ammirare oggetti di vita quotidiana e antichi strumenti da lavoro utilizzati dai pescatori della metà dell’Ottocento e la raccolta di lettere inviate da Verga al fratello Pietro; nell’altra stanza vi sono lettere e fotografie raffiguranti scene di pesca. La scolaresca è rimasta colpita dalla bravura degli attori, che per alcuni momenti hanno fatto rivivere l’atmosfera di quel tempo comunicando in modo emozionante il messaggio verghiano. Dopo il pranzo, gli alunni si sono recati a Vizzini, luogo in cui Verga ha ambientato alcune novelle, come “Cavalleria Rusticana” e il romanzo “Mastro Don Gesualdo”. Passeggiando per i vicoli e le scalinate del paese, una breve sosta è stata fatta per ammirare il panorama e in particolare la “Canziria”, luogo del duello tra “compare Alfio” e“compare Turiddu”. Non si poteva non percorrere alla fine la viuzza dove si trovava la casa di Lola e Santuzza, l’una dirimpetto all’altra. Passando davanti alla casa di Mastro Don Gesualdo, hanno assistito ad un altro spettacolo interpretato da bravissimi attori che hanno inscenato la situazione con cui si apre il celebre romanzo, quando a causa dell’incendio che era scoppiato nel palazzo Trao, Mastro don Gesualdo teme che tutta la sua roba vada perduta. Dopo la drammatizzazione la scolaresca ha visitato, all’interno del palazzo, il noto museo dedicato a Giovanni Verga in cui si possono ammirare alcuni oggetti personali dell’autore e fotografie realizzate personalmente da lui, raffiguranti familiari e amici dello scrittore nonché foto d’epoca. Questo viaggio d’istruzione ha contribuito a far comprendere la drammatica realtà dei vinti, cioè degli umili schiacciati da un crudele destino. Ci si è resi conto inoltre, che la Sicilia, grazie a scrittori come Verga, conserva un patrimonio letterario-culturale di immenso valore.”

Giuliana Galizia, Giulia Gennuso e Chiara Monaca 3°F

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