Il consiglio comunale di Rosolini rimette in discussione la gestione ai privati dell’acqua

Il consiglio comunale di Rosolini rimette in discussione la gestione ai privati dell’acqua

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Rideterminare la decisione che ha portato alla votazione della società mista pubblico-privata per la gestione dei servizi idrici e passare alla gestione pubblica così come sta avvenendo nella vicina provincia di Ragusa. Con questo obiettivo ieri sera il consiglio comunale di Rosolini ha votato una mozione presentata dai consiglieri di opposizione e avallata dalla maggioranza, per avviare un confronto con gli altri sindaci della zona sud della provincia di Siracusa.

Alla base della mozione le “diversità” che si riscontrano tra i vari Comuni della Provincia di Siracusa che si trovano a gestire impianti idrici con “situazioni diverse e in condizioni diverse -ha detto il consigliere Piergiorgio Gerratana-. Questo ha portato a dei ripensamenti anche a chi ha sostenuto la scelta della società mista perché ci si è resi conto che i confini amministrativi della provincia di Siracusa non possono corrispondere ai confini amministrativi di una società che si troverebbe a gestire servizi idrici completamente diversi”.

Il consigliere comunale del pd, Piergiorgio Gerratana

L’invaso di Lentini, la zona industriale di Priolo, tra gli esempi portati da Gerratana, rappresentano delle diversità che “producono costi totalmente diversi di gestione e il Comune di Rosolini non avrebbe nulla da guadagnare rispetto a questo”.

In origine la mozione presentata dai consiglieri di opposizione prevedeva l’impegno del sindaco a “sciogliere” la partecipazione alla costituenda società mista, scioglimento che però è stato cassato dalla maggioranza che ha comunque accettato di avviare il momento di confronto con gli altri sindaci.

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“A Ragusa è stata fatta una scelta opposta che gestisce direttamente che permette alla provincia di Ragusa di organizzare un servizio idrico che rispetta i dettami della costituzione, del referendum del 2011, degli statuti comunali, e dall’altro crea una società con titolarità pubblica che può essere destinataria dei fondi del Pnrr”.

Per questo “è necessario avviare un momento di confronto con chi vive le nostre stesse situazioni e mi riferisco ai Comuni della zona sud. Così facendo saremmo il primo Comune a dare manforte a chi ha già espresso una scelta diversa come i Comuni di Lentini e Palazzolo che hanno inteso dare una diversa impostazione della gestione dei servizi idrici”.

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