Meetup Grilli Elorini: “Mensa scolastica: le mamme lamentano scarsa qualità del cibo”

Meetup Grilli Elorini: “Mensa scolastica: le mamme lamentano scarsa qualità del cibo”

“Anche quest’anno il servizio mensa scolastica è cominciato con ben 2 mesi di ritardo a riprova di un’amministrazione che naviga a vista e non riesce ad essere puntuale neppure con appuntamenti da sempre stabiliti negli anni come l’inizio dell’anno scolastico.
E come se non bastasse ci sono volute poche settimane per sancirne la bocciatura da parte dei genitori che già sono sul piede di guerra pronte a rivendicare principalmente due aspetti: la qualità e il servizio”.
A parlare sono gli attivisti del Meetup del Movimento 5 Stelle “Grilli Elorini” secondo i quali la nuova ditta che gestisce il servizio mensa, non avrebbe rispettato alcuni punti del capitolato di appalto.
“Carte alla mano -affermano gli attivisti 5 Stelle-, riprendendo quanto disposto dall’art. 13 del Bando sottoscritto dalla ditta “Sicily Food&Beverage s.r.l.”, facendoci carico delle istanze presentate dai genitori, chiediamo che l’amministrazione comunale si attivi celermente per il superamento di queste problematiche e che in collaborazione con la Commissione di controllo formata da 3 insegnanti e 3 genitori, segnalati da ciascun Istituto Comprensivo, vigilino per risolvere le inadempienze e le disfunzioni del servizio di refezione”.
Le problematiche esposte dai genitori riguarderebbero: “il menù della mensa è un rebus, in soli 15 giorni i menù giornalieri sono stati variati più volte e non sempre sono state rispettate le grammature indicate -aggiungono-. Ciò è avvenuto senza alcuna comunicazione alle famiglie o con comunicazioni “dell’ultimo minuto” che hanno creato disagi organizzativi per i genitori oltre a non permettere la gestione delle intolleranze alimentari di cui soffrono alcuni bambini. Eppure l’art. 11 del Capitolato parla chiaro: «Eventuali variazioni del menù dovranno essere autorizzate dall’ASP» l’unica che ha il controllo sulle tabelle nutrizionali proprio per una migliore educazione alimentare dei nostri figli e soprattutto per la loro salute. Inoltre la “Sicily Food&Beverage s.r.l.”, ditta appaltatrice che garantisce il servizio mensa, in merito alla somministrazione dei pasti deve attenersi alle tabelle dietetiche autorizzate dal Coadiutore Sanitario di Igiene Pubblica e utilizzare prodotti di prima qualità così come disposto dall’art. 17 del già citato Capitolato.
Anche su questo aspetto, le mamme hanno lamentato una scarsa qualità del cibo: questo è il risultato della privatizzazione dei servizi, dove il fatturato conta più dei bambini: con materie prime già pronte e a basso costo (pizza, lasagna, mozzarelle, hamburger) si punta ai profitti, attaccano gli attivisti del Movimento 5 stelle, mentre con ingredienti di qualità per piatti sfiziosi si potrebbe mirare ad assecondare il gusto e promuovere la salute.
Altro presupposto necessario per l’aggiudicazione dell’appalto è stato l’utilizzo di due centri cottura eppure ad oggi è in funzione solo quello dell’Istituto S. Alessandra.
Insomma appare chiaro che il Capitolato, stenti ad essere rispettato in diversi punti, procurando notevoli disagi e preoccupazioni a genitori e bambini”.
E gli attivisti poi concludono: “in ultimo, ma non per questo meno importante riportiamo un’altra esigenza dei genitori che chiedono di inserire per la vendita dei buoni mensa anche una giornata infrasettimanale e/o pomeriggio. I disservizi e le anomalie della refezione scolastica non fanno altro che riflettere l’agire improvvisato e senza alcuna programmazione cui questa Amministrazione ci ha abituato negli anni, oltre ad evidenziare una mancata collaborazione con i nostri cittadini e le loro esigenze”.
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