“Oggi si può veramente ripartire”, la Cna provinciale si confronta con gli artigiani rosolinesi

“Oggi si può veramente ripartire”, la Cna provinciale si confronta con gli artigiani rosolinesi

“Ascoltare le esigenze delle imprese e dare delle risposte, in un periodo che guarda alla ripresa”. Fattivo incontro quello svolto martedì 10 maggio a Rosolini, dove la Cna provinciale e locale ha incontrato gli artigiani locali in un dibattito/confronto in cui si è dibattuto soprattutto sui bonus fiscali e la grande opportunità per gli investitori rappresentata dalle aree Zes che a Rosolini riguarda l’area artigianale.

Presenti all’incontro il presidente Cna di Rosolini, Giuseppe Cicero, il presidente provinciale Rosanna Magnano, il vice presidente Alessandro Celeste e il segretario provinciale Gianpaolo Miceli e il sindaco di Rosolini Giovanni Spadola.

“Per i bonus fiscali le novità sono relativamente importanti -ha detto Gianpaolo Miceli-, in quanto è stata normata la quarta cessione del credito quindi le banche dovrebbero avere una maggiore tranquillità nel gestire i processi. Rimane però un problema reale, cioè la capacità delle banche stesse di acquisire credito. Bisognerebbe quindi dare la possibilità anche ai grossi gruppi industriali di acquisire i crediti. Siamo a livello di saturazione alta per cui oggi il governo deve dare un segnale morto forte perché, alla deregulation iniziale è seguito un colpo di scure su chi ha eseguito i lavori. Non si può pensare di mettere in crisi un settore che era ripartito trainando altri settori, per pochi che non hanno rispettato le regole. Oggi abbiamo il dramma di piccoli imprenditori che hanno centinaia di migliaia di euro nei cassetti fiscali e non sanno a chi cederli perché le banche hanno chiuso le porte”.

La Cna lancia quindi da Rosolini un messaggio molto importante: “Quando sono state fatte le valutazioni di merito si è visto che la stragrande maggioranza delle truffe che ha generato tutto questo trend stava nei bonus fasce ter che sono stati già fatti. Ad oggi non c’è più la possibilità di fare delle macro truffe come quelle che sono state effettuate. Bisogna liberalizzare la cessione dei crediti e renderli molto più fluidi, tutto questo eccesso di controlli non è più giustificato.

Per questo per Gianpaolo Miceli il Governo deve dire chiaramente se crede nel settore e se ha le risorse da mettere a disposizione -aggiunge-. Anche perché quel 6% di Pil che abbiamo avuto nel 2021 è stato grazie all’edilizia. Oggi con la guerra, il caro materiale, mettere anche questo problema è assolutamente drammatico. Noi abbiamo in provincia di Siracusa centinaia di imprese che sono a rischio fallimento e a Rosolini decine. Tutto rischia di riversarsi nella comunità. Lo stato rischia di avere un carico di costi di disoccupazione alto dovuto a personale che verrà licenziato. A chi giova questo atteggiamento? Il costo sociale sarà altissimo. Oggi noi diciamo che abbiamo piattaforma con il Cna che stanno cecando di mitigare questo impatto, ma al contempo abbiamo una necessità di dare una prospettiva al settore edilizia che traina con se almeno altri 8 settori”.

Discorso diverso per Zone Economiche Speciali che interessa Rosolini in modo particolare da quando l’area artigianale è stata inserita in questo tipo di agevolazioni speciali.

“Si passa dall’amaro al dolce -dice Miceli-. Era allucinante pensare che nelle aree Zes non si potesse dare il 45% del credito d’imposta anche per costruire i capannoni, credito che è dato per chi investe in attrezzature. Grazie ad un lavoro sinergico con la politica locale siamo riusciti ad ottenere un grande risultato per cui da Siracusa è partita questa richiesta che si è tramutata in decreto legge. Dal 2022, quindi, gli imprenditori che vorranno investire nell’area artigianale di Rosolini, area Zes, avranno diritto a questo credito d’imposta, non solo per le attrezzature ma anche sui capannoni. Rosolini, come gli altri comuni che hanno area Zes, diventa un hub per chiunque può avere l’interesse di investire perché avrebbe un abbattimento enorme del carico fiscale. E la prossima battaglia sarà quella per l’abbattimento del costo del personale”.

Il presidente Provinciale Cna, Rosanna Magnano, ha rimarcato la necessità di incontrare le aziende dopo il difficile periodo dovuto alla pandemia.

“Era importante ricominciare la riconnessione con il territorio -ha detto la Magnano-. Cna provinciale, dopo il periodo della pandemia, vuole adesso andare nei Comuni per incontrare gli artigiani e le piccole e medie imprese e sentire le loro esigente, ascoltarle e dare delle risposte. Oggi si può veramente ripartire”.

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