“Per questa stessa rugiada”, il libro di esordio della rosolinese Marta Di Grande

“Per questa stessa rugiada”, il libro di esordio della rosolinese Marta Di Grande

“Ho iniziato a scrivere questo libro quando avevo ancora quindici anni. Sono cresciuta insieme a questa storia, e i suoi protagonisti sono cresciuti con me. Durante gli anni della pandemia ho pensato di riprenderlo, e renderlo un po’ più adulto. Aveva un altro titolo all’epoca ma la trama è rimasta pressoché invariata. Ho voluto dare spazio alla me adolescente, che sempre vivrà dentro la donna che sono diventata e in quella che sarò in futuro. Amo questo libro perché mi ha condotto alla mia passione più grande: la scrittura”.

Così la rosolinese Marta Di Grande, logopedista e consigliera comunale, racconta come è iniziato il percorso che l’ha condotta oggi alla pubblicazione del suo primo libro “Per questa stessa rugiada” (Capponi Editore) in uscita proprio oggi, 10 novembre, e già acquistabile in libreria e online. 

“Per questa stessa rugiada” è il libro di esordio della scrittrice Marta Di Grande, che – si legge nella sua biografia- “ha sempre amato scrivere, sin da bambina, interpretando ruoli diversi per poi stravolgerli. Dinamica, empatica, intraprendente, ama riempire l’agenda d’impegni e la penna di storie da raccontare. Da sempre affascinata dalla scoperta, si considera cittadina del mondo, fatto di luoghi che sembrano case, dal sapore tenue di persone care e dall’odore frizzante di novità. Come rugiada, fresca e sottile, novità di ogni giorno che schiude la vita, ogni vita, il suo primo romanzo non poteva avere titolo più appropriato”. 

CITAZIONE E TRAMA 

“Siamo volti in continua evoluzione, segnati da lacrime amare e pungenti, da scie raccapriccianti di schiaffi inaspettati. Siamo corpi riadattati, modificati, frastornati, rimodulati dal tempo, dalle ferite, dal sangue, dal dolore, dalle cicatrici.
Siamo un groviglio di anime lacerate, schernite, trucidate e poi ricomposte, riordinate, ricongiunte.
Siamo il risultato di una guerra vinta, quella fatta col destino, ma mai terminata, poiché nemmeno la morte, potrà scrivere la fine di una persona, il cui ricordo echeggerà nei pensieri di chi l’ha incontrata, per sbaglio, o amata, profondamente.”

Anzio è la cittadina in cui Nilde e Tomas vivono la loro infanzia, l’uno accanto all’altra, in condizioni sociali diametralmente opposte. Se da un lato c’è una bambina coccolata da un clima familiare attento, agiato e premuroso, dall’altro troviamo un ragazzino abbandonato dal padre, con l’infausto destino di una madre malata di cancro e di un fratello maggiore ribelle. Il rapporto instauratosi tra i due diventa via via sempre più intenso, fino a quando non accade un evento che cambierà definitivamente la vita di Tomas. I giovani sono così costretti a separarsi, tra Roma e Milano, inseguendosi e incontrandosi a vicenda, per anni, solo nella fantasia.
E poi una festa a Roma, lontano da mille aspettative, dimostra che ci sono legami che sfidano il tempo e il mistero degli eventi. Legami così forti da reggere contro le intemperie della distanza. Nilde e Tomas si rincontrano, tornando a mescolare le loro vite avvolti da una rugiada irriverente. Ma non sarà tutto facile e piacevole come può sembrare, perché certe cicatrici sono macigni impossibili da cancellare. Nilde e Tomas lo capiranno a loro spese.
All’interno della storia numerosi altri personaggi minori si intrecciano: Fabiola, con le sue rocambolesche vicende amorose; Stefano, giovane intraprendente sinonimo di lealtà; Germano, Mattia e Alessandro, punti cardine dell’amicizia per antonomasia; Claudio e Nicoletta, nelle vesti di genitori presenti e responsabili.
I Fast Animals And Slow Kids, assieme ai Guns’N Roses, dipingono lo scenario musicale della trama, arricchendolo di particolari.
Una storia d’amore dolce, delicata e amabile, come la vita, ci insegnerà a scovare la bellezza nelle cose più semplici. Ma allo stesso tempo, la stessa storia, può diventare aspra, pungente e spietata, proprio come la vita, appunto. E sarà quello il momento in cui, tra una lacrima e l’altra, impareremo che “l’amore nutre, è vero, ma priva, con l’esatta e identica prestanza”.

Marta Di Grande, emozionata per la pubblicazione del suo primo libro si dice, instancabile com’è, “già al lavoro per altri due progetti”.

Continuo a innamorarmi visceralmente dei protagonisti di cui racconto le avventure – dichiara. “Mi sono resa conto che scrivere mi riempie il cuore e mi fa andare a dormire a pancia piena.   Dal 10 novembre 2022 Per questa stessa rugiada sarà disponibile dappertutto, online e in libreria, per chiunque abbia voglia di leggerlo. Grazie di cuore al Corriere Elorino per avermi dato voce, e a Capponi Editore per avermi permesso di realizzare questo sogno”. 

 

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