Polivalente “23 maggio 1992”, l’ex sindaco: “Altro scippo ai danni della citta”

Polivalente “23 maggio 1992”, l’ex sindaco: “Altro scippo ai danni della citta”

Sulla revoca della gestione del polivalente “23 maggio 1992”, dopo l’intervento infuriato dell’ex assessore Carmelo Di Stefano (qui il suo video), interviene anche l’ex sindaco:

“Vergognoso! Un altro scippo perpetrato ai danni della città” -dice. “Prima un’attacco alla Cultura, ora allo Sport, si sta tentando di affondare il modello di sviluppo economico – sociale che la nostra amministrazione ha programmato per la città.

Dobbiamo sottolineare che le iniziative che si stanno tentando di cancellare parlano di crescita del territorio, di occupazione e di impegno dei giovani in città. Se questi non sono temi fondamentali ditemi quali!

Abbiamo lavorato per mesi con successo al perfezionamento della convenzione con la Federazione della Ginnastica d’Italia, consapevoli peraltro che non c’erano risorse da poter investire per sistemare la struttura, neppure i finanziamenti destinati alle strutture sportive, perché dedicati alla ristrutturazione di strutture non nate da un precedente finanziamento, come il palazzetto in questione.

La convenzione contemperava il raggiungimento di un duplice grande risultato. L’uno legato alla necessità di ristrutturare immediatamente la tensio struttura, date anche le condizioni statiche che con il tempo si sarebbero potute aggravare, in quanto privata della copertura. L’altro aspetto, fondamentale, quello relativo alla ricaduta dell’iniziativa sulla crescita del comparto sportivo in città dove avremmo potuto beneficiare di un “polo federale” di ginnastica artistica d’eccellenza in città che sarebbe stato di riferimento ed attrattivo per tutto il comprensorio ed oltre. Qual è l’obiettivo lasciare Rosolini sempre ai margini? Ieri della cultura, oggi dello sport?

Insomma l’ennesimo atto immotivato, frutto di un dialogo tra burocrati che nulla ha a che vedere con un’ammintrazione che conosce e dialoga con il territorio, ne riconosce le esigenze e soprattutto tiene alle sorti dei proprio cittadini e alla sana crescita dei giovani.

Siamo veramente caduti in basso e questa è la conseguenza di un’atto scellerato di cui purtroppo continuano a piangere le conseguenze i cittadini. Una vergogna senza fine.

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