“Shoah”, all’istituto S. Alessandra la memoria è azione contro l’indifferenza

“Shoah”, all’istituto S. Alessandra la memoria è azione contro l’indifferenza

Gli orrori dell’Olocausto non sono stati solo raccontati, ma rivissuti questa mattina all’Istituto S. Alessandra, grazie a un metodo incisivo e dinamico proposto dai docenti.

Niente palchi o rappresentazioni teatrali statiche, ma un percorso itinerante tra le aule che ha portato gli studenti a vivere in prima persona la drammaticità della Shoah.

Un gruppo di studenti ha assunto il ruolo di attori, guidando l’intera scuola attraverso un toccante percorso che ha coinvolto tutti nella rappresentazione degli orrori del passato.

Dai numeri incisi sulle braccia agli effetti scenici nella simulazione della camera a gas, ogni dettaglio è stato curato per trasformare l’istituto in un luogo che rievoca il dramma della Shoah infondendo fortissime riflessioni agli studenti sulla pericolosità dell’indifferenza.

Indifferenza, è stata proprio la parola chiave del progetto, un concetto analizzato a partire dagli ignavi di Dante fino alla rappresentazione di stanze emblematiche come quella di Segre, Gramsci e Brecht.

Gli studenti, attivamente coinvolti, hanno espresso sensazioni e riflessioni sulla disumanità e sulla morte, mettendo in luce l’importanza di combattere l’indifferenza, non solo nel passato, ma anche nelle sfide attuali, con i conflitti in corso.

L’Istituto S. Alessandra ha dimostrato che la storia può essere resa tangibile, andando oltre la statica lezione e coinvolgendo gli studenti in un’esperienza che va al di là del libro di storia. Il modo di parlare della Shoah ai ragazzi? Farla quasi rivivere, rendendo la memoria un’azione contro l’indifferenza.

L’originale progetto è stato curato dalle docenti di Lettere Simona Maniscalco, Rosamaria Mancuso, Dalma Cultrera e Simona Bordonaro che hanno scelto e adattato contenuti e testi. Dalle docenti di Arte, Ersilia Bazzano e Cristina Romano, che hanno curato la drammatizzazione, il percorso e la scenografia. Dal docente di Musica Giuseppe Mingo per le performance musicali, da Corrado Padova che ha prodotto la documentazione video-fotografica e da Nino Latino per il supporto tecnico.

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