Spadola: “Siamo in dissesto e il sindaco nomina un esperto a 1.400 euro al mese”

Spadola: “Siamo in dissesto e il sindaco nomina un esperto a 1.400 euro al mese”

La pubblicazione della determina con oggetto la proroga del conferimento dell’incarico “esperto contabile del Sindaco”, al Dott.Vignigni, ha destato parecchie perplessità da parte di alcuni politici non sostenitori dell’Amministrazione Incatasciato, accendendo pertanto gli animi e la rabbia di chi, come il Consigliere Comunale leader di “Giovani Rosolinesi” Giovanni Spadola, crede che questa nomina, in un Comune alle porte del Dissesto Finanziario, sia la mossa più fuori luogo che il Primo Cittadino, in qualità di Assessore al Bilancio e Finanze, potesse fare.

Il mandato, ricordiamo, è a titolo oneroso e prevede un compenso mensile di € 1400,00 lordi.

Per i tempi che corrono – interviene Spadola -, è vergognoso che un Comune in dissesto finanziario nomini un esperto a titolo oneroso, e quindi effettui un impegno di spesa, senza un Bilancio approvato”.

Il suo punto di vista al riguardo riguarderebbe una precisa riflessione: secondo il consigliere di opposizione, Incatasciato avrebbe potuto nominare, invece di intestarsela lui stesso, un assessore competente che rivestisse la rubrica bilanci e contribuisse in maniera specialistica ad affrontare le tematiche finanziarie. O meglio, ci sono state delle figure – fa presente l’ex vicesindaco – dotate di specifica e comprovata qualificazione professionale che, in maniera gratuita, avrebbero garantito un supporto tecnico nell’affrontare e gestire le tante e difficili problematiche connesse alla predisposizione di tutti gli atti per la dichiarazione e l’analisi del dissesto.

Tutto questo avrebbe comportato meno spese per l’Ente – commenta -. Dalla rotazione dei capi settore al cambiamento, si è bloccata la macchina amministrativa e si è arrivati a questo punto con il responsabile dell’ufficio pilastro dell’Ente, l’Ufficio Tributi, sovraccaricato di lavoro perché competente anche dei Servizi Sociali. In questi mesi – incalza – non c’è stata alcuna azione concreta a tal punto che mi viene da pensare che il mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali possa dipendere anche da un malfunzionamento del ramo Tributi”.

Il leader di Giovani Rosolinesi vuole essere chiaro su questo. Allude infatti a qualche mossa amministrativa poco limpida, e richiama il Sindaco alle sue responsabilità:

“Dove è finito più del 50% dei soldi delle tasse comunali, Tari, Ici e Imu, che il Comune avrebbe dovuto incassare da giugno ad agosto? Sono stato utilizzati forse per saldare alcuni fornitori, aziende “preferite” perché sapevamo che saremmo finiti al dissesto?

Anche Incatasciato ha fatto la sua parte nel dissesto. In un anno e mezzo di amministrazione non ha fatto nulla di nuovo, anziché un passo in avanti, ne abbiamo fatti 10 indietro: abbiamo indebitato il Comune ancora di più e il Sindaco si deve assumere le sue responsabilità”.

 

 

 

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