“Via Blandini invasa dai cani randagi. Chiediamo a chi di dovere di intervenire”, monta la protesta da parte di alcuni residenti della zona

“Via Blandini invasa dai cani randagi. Chiediamo a chi di dovere di intervenire”, monta la protesta da parte di alcuni residenti della zona

Riceviamo e pubblichiamo un esposto presentato da alcuni cittadini residenti a Rosolini in via G. Blandini per i problemi dovuti alla “presenza permanente di cani randagi”. I sottoscritti Bartolomeo Barrera, Carmelo Bonomo, Antonino Calvo, Giorgio Caruso, Michele Cicciarella, Francesco Di Mari, Piero Lentini, Biagio Monaco, Giuseppe Paternò, Giuseppe Roccasalvo, José Massimo Roccasalvo, Corrado Roccasalvo, Corrado Sambito e Gilda Santoro, tutti residenti nel Comune di Rosolini in via G. Blandini, chiedono al Comandante della stazione dei Carabinieri e al Comandante della locale Polizia Municipale di attivarsi affinché “il branco dei cani randagi venga definitivamente tolto da quell’area e affidati a un canile pubblico al fine di venire ripristinata la quiete fra i residenti e il pericolo che si manifesta fra i più piccoli”.

 

Esposto per presenza permanente di cani randagi

Abbiamo tutti il domicilio nell’area vicina al noto ristorante “Il Papiro”, e più precisamente ove ha termine la strada della nota pizzeria. Proprio quell’area è quotidiano teatro di scorribande di cinque o sei cani randagi di varie taglie, che intensificano le proprie attività, riunendosi in un rumoroso e nutrito branco nelle ore notturne.

Viviamo tale situazione di disagio notturno da almeno un anno compromettendo, non poco, il lavoro che svolgiamo nelle ore diurne a causa della dubbia qualità di riposo che accomuna tutte le famiglie dei residenti in quell’area.

Il branco si riunisce favorito dall’illuminazione pubblica e rincorrono qualsiasi cittadino che passeggia in groppa al proprio cavallo, sia nelle ore pomeridiane che nelle prime ore del mattino, fino agli utenti che transitano a bordo di veicolo, ringhiando addirittura ai clienti del ristorante “Il Papiro” nel lasso di tempo necessario di porre in sosta l’auto per raggiungere le mura della pizzeria.

Rappresentiamo che le pregresse denunce ed esposti presentate in passato non hanno sortito significative evoluzioni volte ad eliminare il problema ma, al contrario, alla fine del mese di maggio 2017 il veterinario del Comune di Rosolini ha prelevato dal branco dei randagi un cane con vistosi problemi a reggersi sulle zampe. Lo stesso cane è stato assente per oltre un mese per essere curato e, una volta rimesso in buona salute, il veterinario a bordo di un piccolo furgone scortato dall’auto di servizio della locale Polizia Municipale, con a bordo due Vigili Urbani in divisa, come nei migliori documentari naturalisti, lo hanno ricollocato nell’area dove era stato prelevato un mese prima, come se si trattasse di una particolare specie in via di estinzione, come per esempio la tigre siberiana, la tartaruga caretta caretta o l’orso polare bianco.

Tale atteggiamento ha fatto inorridire tutte le famiglie che hanno assistito all’evento considerando che invece di prelevare gli altri cani e affidarli in un canile sicuro, riportando quello curato ne aumentavano addirittura il numero.

Gli esponenti sono solo i capi famiglia di nuclei familiari con bambini piccoli e numericamente rappresentiamo circa quaranta persone.

Vogliamo il Comandante della stazione dei Carabinieri e il Comandante della locale Polizia Municipale attivarsi affinché il branco dei cani randagi venga definitivamente tolto da quell’area e affidati a un canile pubblico al fine di venire ripristinata la quiete fra i residenti e il pericolo che si manifesta fra i più piccoli.

I sottoscritti Bartolomeo Barrera, Carmelo Bonomo, Antonino Calvo, Giorgio Caruso, Michele Cicciarella, Francesco Di Mari, Piero Lentini, Biagio Monaco, Giuseppe Paternò, Giuseppe Roccasalvo, José Massimo Roccasalvo, Corrado Roccasalvo, Corrado Sambito e Gilda Santoro, tutti residenti nel Comune di Rosolini in via G. Blandini

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