Di Rosolini: “Il sindaco ha smentito se stesso e ora vuole mettere il bavaglio ai cittadini”

Di Rosolini: “Il sindaco ha smentito se stesso e ora vuole mettere il bavaglio ai cittadini”

È ormai attacco concentrico dell’opposizione nei confronti del sindaco Pippo Incatasciato che stamattina aveva diramato un comunicato dal titolo “Stop alle menzogne e alle campagne denigratorie”.
Dopo la replica di Giovanni Spadola al sindaco Pippo Incatasciato, ad intervenire è anche il consigliere comunale Tino Di Rosolini, che si scaglia contro il primo cittadino reo di aver “diffidato i cittadini invitandoli all’omertà”.
Per Di Rosolini “l’ultimo intervento del sindaco sulla stampa, mi crea molte perplessità, perché in fondo è un intervento che non risolve la questione che ha posto con le sue dimissioni il consigliere Spadola. Il divorzio è scaturito dal contenzioso rispetto alla differenziata nelle periferie. Il sindaco in maniera pervicace, ha impedito la continuazione del servizio perché non ha fatto gli atti conseguenti, in contrasto con il vicesindaco Spadola, il quale esprimeva la necessità della continuità, in ossequio alle disposizione del presidente della Regione siciliana. Questo contrasto ha portato il vicesindaco Spatola alle dimissioni.
Il sindaco senza alcun rossore, smentisce se stesso con una conferenza stampa in cui esprime la volontà di continuare la differenziata. Il consigliere Spadola ha per altro denunciato una disposizione di servizio in cui gli operatori fanno sì la raccolta differenziata, ma buttando tutto in un unico cassone, rendendola così indifferenziata, aggravando il costo di conferimento invece di determinare un risparmio e beffando così la perfetta azione dei cittadini”.
E poi conclude: “Questo sindaco diffida i cittadini a denunciare i disservizi in maniera riservata e non attraverso i mezzi di informazione, con ciò tentando di mettere il bavaglio alla volontà degli stessi di dare un’informazione diffusa e generalizzata dei disservizi.
Un sindaco serio non diffida i propri cittadini, invitandoli alla omertà, ma al contrario dovrebbe chiedere di esaltare la libertà partecipando sulla rete ad un dibattito aperto e libero. Questo è il Sindaco del cambiamento? Al suo posto incomincerei ad arrossire ed infine a vergognarmi”.
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