I consigli per un “sano” voto di scambio

I consigli per un “sano” voto di scambio

Se hai già deciso di vendere il tuo voto ma nel profondo del tuo cuore sai che è una pratica sbagliata, potresti trovare quì alcuni consigli.
Innanzitutto, è necessario non mascherare il tuo consenso. Se un candidato si presenta perché è intenzionato a comprare la tua dignità con 100 euro, digli che il suo voto è in una botte di ferro. Ma attenti che i candidati si stanno facendo furbi perché non vogliono sorprese e quindi potresti sentirti dire: “50 euro subito e 50 euro dopo il voto”.
Non preoccuparti, il problema non si pone. Ormai la tua preda ha abboccato e puoi dirgli che lo sosterrai ugualmente. Tanto se non viene eletto gli altri 50 euro non li vedrai mai, mentre se viene eletto potrai presentarti a riscuotere il conto. Anche se non l’hai votato.


E attenzione che arriva il bello: puoi prendere soldi non solo da un candidato, ma da tutti quelli che te lo propongono. E se qualcuno, purtroppo, sarà eletto, potrai riscuotere anche la seconda tranche del premio. Ed è importante riscuotere i secondi 50 euro perché altrimenti il candidato potrebbe pensare che non l’hai votato. Mica possiamo far affiorare dubbi, anche perché alle prossime votazioni devi essere “fidato” acquirente di voto.


L’importante è non perdere la dignità. Quando ti presenti davanti alla cabina elettorale, metti la mano sul cuore e vota secondo coscienza. Chi cerca di drogare le elezioni comprando il voto va fregato prima, e escluso dopo nella cabina elettorale.


Arrivati al seggio ripeti questa frase: “100 euro non potranno mai cambiare il futuro nostro e quello dei nostri figli. Chi compra il mio voto, compra il mio silenzio e seduto comodamente nella poltrona da parlamentare, penserà a coltivare solo il suo orticello. Si sentirà libero di non rappresentare un popolo di venduti, e se ogni tanto si farà vedere con qualche finanziamento da capogiro “grazie al mio interessamento” lo farà solo per salvare le apparenze”.
Se questi consigli, invece, ti fanno ribrezzo, e decidi che non vuoi più vendere il tuo voto, tranquillo. Sei dei nostri.


Anche noi rabbrividiamo all’idea che qualcuno possa farsi comprare per 50 euro. E non solo perchè è reato, ma soprattutto perchè si perde il potere più importante che un cittadino ha: quello di farsi rappresentare da persone oneste. E chi compra voti tutto è, fuorchè onesto.
Ma questa è una pratica che purtroppo esiste e noi non vogliamo nasconderla.
E “Tu”, che possibilmente arranchi e vedi un’occasione in quei soldi, almeno fatti furbo: FOTTILI.
Buon voto libero a tutti.
Ferdinando Perricone

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