IO LEGGO PERCHE’, parola di giovani lettori

IO LEGGO PERCHE’, parola di giovani lettori

Nella Sala Biblioteca dell’Istituto “Archimede” di Rosolini, venerdì 22 novembre, docenti e studenti del Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Linguistico, hanno accolto la signora Milena Ruta, titolare della cartolibreria “Bellini” e la signora Carmela Pitino, della cartolibreria “Le farfalle”, per la consegna ufficiale dei libri donati alla Biblioteca dell’Istituto, durante la settimana compresa tra il 19 e il 27 ottobre 2019, nell’ambito dell’iniziativa IO LEGGO PERCHE’, la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, organizzata dall’Associazione Italiana Editori. Entro marzo 2020, gli editori faranno la propria parte donando libri alle 15.000 scuole italiane aderenti.

Ha aperto la cerimonia la prof.ssa Cinzia Spadola, in nome del Dirigente Scolastico, Dott.ssa Maria Teresa Cirmena, che ha vivamente promosso e sostenuto l’iniziativa.
La prof.ssa Tonina Gradanti, Coordinatrice del Dipartimento di Discipline Letterarie e Artistiche dell’Istituto “Archimede”, ha evidenziato la generosità, la passione e il profondo senso di responsabilità manifestati da tutti coloro che hanno donato libri alle Biblioteche scolastiche, consapevoli dell’alto valore formativo della lettura.  Si è soffermata sull’idea del “libro come dono”: “Un libro è un dono, che implica una relazione tra più soggetti. Il primo è l’autore,una persona eccezionale, la cui sensibilità gli permette di relazionarsi con il mondo cogliendone aspetti che agli altri sfuggono e che diventano affascinanti attraverso il filtro della sua creatività e delle sue conoscenze. Attraverso un libro, l’autore dona tutto se stesso: il proprio cuore e la propria mente; lo scopriamo tutti i giorni, a scuola, leggendo i testi, unici e irripetibili, di autori latini, italiani e stranieri. Attraverso un libro, l’autore ci rende migliori e ci fa sentire persone eccezionali, proprio come lui”.

La prof.ssa Patrizia Maltese, Responsabile della Biblioteca dell’Istituto, ha affermato: “I libri sono fonte di conoscenza, accrescono la nostra cultura che è indispensabile per capire la complessità del reale. Si obietterà che basta un click per accedere a tutte le informazioni che ci servono ma, esse non possono essere accolte senza che siano sottoposte al nostro spirito critico e ciò esige preparazione, studio, approfondimento. La lettura serve anche a questo, ci rende più consapevoli delle nostre scelte e, quindi, più liberi. Dove c’è ignoranza, infatti, non può esserci libertà ma pregiudizio e conformismo.”

La signora Ruta e la signora Pitino hanno esortato gli studenti a recarsi più frequentemente in libreria, in modo da lasciarsi attrarre dai libri, anche partendo da ciò che balza immediatamente allo sguardo come il titolo o la copertina. Ciascuno potrà sentire il libro come proprio e immergersi nella lettura con maggiore complicità.

Particolarmente significativi sono stati gli interventi degli studenti, che hanno completato l’espressione IO LEGGO PERCHE’…, ricorrendo anche alla lettura di brani tratti da romanzi chehanno segnato la propria esperienza di giovani lettori. Le loro parole appassionate hanno incantato tutti, dimostrando quanto la lettura di un libro possa essere coinvolgente e quanto i giovani siano capaci di coglierne il senso più profondo.

Di seguito i pensieri espressi dagli studenti. 

#IO LEGGO PERCHE’…mi immedesimo nel protagonista e scopro un’umanità nuova.
Nel romanzo “Guerra ai prof!” di Andrea Maggi, il protagonista Leonardo è irrispettoso verso tutti, soprattutto verso i professori. Suor Bernardina lo aiuta a diventare una persona migliore. Leonardo, infatti, contribuirà alla realizzazione dell’orfanotrofio di Mozongo, il sogno di una vita della suora, dimostrando che anche la persona apparentemente più insensibile può provare sentimenti profondi. “Per superare le mie paure devo diventare responsabile e realizzare il sogno di Suor Bernardina, un sogno che non farà il bene mio ma quello degli altri” (da Andrea Maggi, Guerra ai prof!)

Giuseppe Franzò, I L Liceo Linguistico

#IO LEGGO PERCHE’…provo nuove emozioni.
Stella e Will, i protagonisti di “A un metro da te” di Rachael Lippincott, non possono avvicinarsi a causa della fibrosi cistica di cui soffrono. La fine sarà tragica ma l’amore supera ogni ostacolo. “Credo che quello che scrivono sui libri sia vero, l’anima non ha tempo.” (da Rachael Lippincott, A un metro da te)
Dafne Nigro, I L Liceo Linguistico

#IO LEGGO PERCHE’…ciò che rappresenta la saggezza dei libri, un giorno sarà il nostro futuro.

Giuseppe Branca, II B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…dove trovo il tempo per leggere?
Grave problema. Che non esiste. Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo. La lettura è, come l’amore, un modo di essere. (Riflessione ispirata dalla lettura di Daniel Pennac)

Paola Buffa, II B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…sogno, lasciandomi trasportare dalle parole dell’autore.
Nel romanzo “Bianca come il latte, rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia, il protagonista è Leo, innamorato di Beatrice che scopre di soffrire di leucemia. In un momento di estrema sofferenza, Leo riflette sull’invito a sognare ricevuto dal proprio professore di Lettere, detto il “Sognatore”: “Come faccio a cercare il mio sogno?… dovrei leggere più libri. Il Sognatore dice che i nostri sogni sono nascosti nelle cose che incontriamo veramente, quelle che amiamo: un luogo, una pagina, un film, un quadro…I sogni ce li prestano i grandi creatori della bellezza.” (da A. D’Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue)

Aurora Adamo, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’… rifletto e ricordo!
Penso chi è, e ricordo chi è stato, nella storia, a detta di Leonardo Sciascia ne “Il giorno della civetta”, “Un uomo, un mezz’uomo, un ominicchio, un quaquaraquà”. Ho imparato che è un “uomo” chi, a testa alta, denuncia chiunque fa della sopraffazione un modus operandi, distruggendo una terra meravigliosa come la Sicilia. A questo proposito, cito una canzone degli Scout: “Andiamo per le strade a raccontar la storia di questa nostra terra saremo la memoria”

Lorenzo Gennaro, III B Liceo Scientifico  

#IO LEGGO PERCHE’…soddisfo la mia curiosità.
Sono stata incuriosita dall’incipit del romanzo di Italo Calvino “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, ho continuato la lettura e ne ho provato piacere. “Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla, di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!»” (da I. Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore)

Mariolina Moltalto, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…scelgo, secondo le mie conoscenze, le mie aspettative o anche solo per il piacere di farlo.
Sono stato attratto dal titolo del racconto di Kafka, “La metamorfosi”. E’ stato ripugnante scoprire che Gregor Samsa, il protagonista, si trasforma in scarafaggio; tuttavia, leggendo, ho scoperto che bisogna andare oltre le apparenze e ho compreso come vive, da scarafaggio, una persona intenta solo a guadagnare denaro, sfiorata soltanto dalle relazioni vere e sincere.: “…con tutta la bruttezza e la ripugnanza del suo attuale aspetto, Gregor era un membro della famiglia, e non si poteva quindi trattarlo da nemico: al contrario, unico dovere dei familiari di fronte a lui era di reprimere il ribrezzo e di pazientare, null’altro.” (da F. Kafka, La metamorfosi)

Corrado Cappello, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…imparo e mi sento felice.
Chi legge non smette di imparare e questo permette di acquisire sempre più indipendenza e libertà di identificarsi con chi o cosa ci si identifica, come accade nel racconto “La metamorfosi” di Kafka e nel romanzo “Il casellante” di Camilleri, i cui protagonisti si trasformano in ciò che rappresentano veramente: uno scarafaggio e un albero: “Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto.” (da F. Kafka, La metamorfosi) “Allura Nino accapì. Se non ce l’aviva potuto fari comme fìmmina ad aviri figli, voliva provari a fari frutti addivintanno àrbolo.” (da A. Camilleri, Il casellante)

Giuseppe Lorefice, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’… posso riflettere sui problemi della mia terra.
Grazie a Leonardo Sciascia ho imparato a interessarmi dei problemi della mia terra, senza arrendermi nel trovare una soluzione.  Il commissario Bellodi, protagonista del romanzo “Il giorno della civetta”, tenta di risolvere un caso di omicidio mafioso. Il colpevole non si troverà, come spesso accade nei romanzi di Sciascia il quale sa, come Pirandello, che la realtà è relativa e molteplice; tuttavia, non si rassegna e investiga sulla realtà secondo il lume della ragione.: “La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c’è più né sole né luna, c’è la verità” (da L. Sciascia, Il giorno della civetta)

Pietro Guarino, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…posso viaggiare in mondi sconosciuti.
Dono alla biblioteca della mia scuola la raccolta di poesie dal tiolo: “Alessandro Quasimodo legge i poeti italiani contemporanei”, contenente la mia poesia dal titolo “Un cielo spinato”, affinché, chi avrà il piacere di leggerlo, possa lasciarsi trasportare in dimensioni nuove e ricche di significato.: “In un viaggio di sola andata, senza ritorno,/viaggio che spesso terminava in una doccia o in forno;/ma non possiamo mettere la testa sotto terra né semplicemente dire: era la guerra.”(M.A. Gennaro, Un cielo spinato)

Maria Antonietta Gennaro, III B Liceo Scientifico

#IO LEGGO PERCHE’…
leggere mi regala emozioni, perché la lettura mi fa entrare in un mondo dove non esistono barriere. La lettura serve per ampliare la mente verso nuove realtà e prospettive. Per questo, i libri dovrebbero essere disponibili per tutti.

Mariangela Sambito, V B Liceo Scientifico, che ha donato alcuni suoi libri alla biblioteca dell’Istituto “Archimede”

Articolo a cura delle professoresse Tonina Gradanti e Patrizia Maltese

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