Sulla proroga della nomina dell’esperto Vignigni, Basilico: “Il sindaco o c’è o ci fa”

Sulla proroga della nomina dell’esperto Vignigni, Basilico: “Il sindaco o c’è o ci fa”

Questo Sindaco o c’è o ci fa“, con questa attestazione l’ex consigliere provinciale Aurelio Basilico, attivo sostenitore di qualche attuale banco consiliare, trasmette una nota stampa in cui ribadisce lo scellerato operato amministrativo del Sindaco Incatasciato. Ad accendere la miccia dell’ennesimo “fuoco di paglia”, la proroga di un anno della nomina del’esperto contabile dell’Ente, il Dott.Vignigni. Un provvedimento, secondo Basilico, che graverà ulteriormente sulle già disastrate casse comunali.

Di seguito il testo integrale del comunicato

“Il Sindaco Incatasciato continua imperterrito nella sua sciagurata corsa verso il baratro, adottando atti e scelte incomprensibili.

Mi riferisco alla Determina Sindacale n.37 del 25/Settembre 2019, avente come oggetto la proroga per un anno dell’esperto Economico dell’Ente.

Premesso che sulla professionalità del Dott.Vignigni  non c’è nulla da eccepire, ma ciò non può legittimare un provvedimento che graverà ulteriormente sulle disastrate casse comunali.

In ragione di ciò, sarà mia cura sottoporre il provvedimento all’attenzione della Procura Regionale della Corte dei Conti per le seguenti ragioni.

Il Comune di Rosolini sin dall’insediamento di questa Amministrazione (giugno 2018), aveva nel suo organico come Ragioniere Capo il Dott. Carmelo Lorefice, Professionista dall’acclarata competenza capacità e serietà, che conosceva come pochi altri, la realtà finanziaria e contabile dell’Ente essendo per l’appunto da anni il responsabile del settore Finanziario.

Il Sindaco Incatasciato, in un momento così drammatico e delicato per l’Ente, invece di avvalersi della professionalià di una figura direi indispensabile, inopinatamente gli dà il nullaosta per il trasferimento presso il Comune di Pozzallo, sordo ai richiami ed alle proteste di alcuni Consiglieri di minoranza e di maggioranza che ritenevano sbagliata tale scelta in quanto il Dott. Lorefice era un punto di riferimento importante, vista la situazione così delicata.

A seguito di ciò, nomina responsabile di Settore un nuovo dirigente, che con tutta la buona volontà si trova ad affrontare una realtà finanziaria disastrata, ove ogni giorno che passa escono debiti fuori bilancio come funghi, e contenziosi aperti con centinaia di creditori.

Nonostante tutto, il nuovo Dirigente dopo tutta una serie di capriole, tripli salti mortali ed ore passate a rivedere i conti dell’Ente, alla fine manda una nota lucida e corretta al Sindaco, nella quale gli manifesta a chiare lettere l’impossibilità di portare avanti il Piano di Riequilibrio evidenziando come unica strada percorribile quella del dissesto.

A questo punto arriva l’alzata di scudi della cricca “dei transattivi” che imprecano contro la nota del nuovo Dirigente, mettendone in dubbio anche le capacità professionali.

Il Sindaco a questo punto che fa? Non contento delle irrazionali scelte fatte in precedenza, nomina un esperto economico che a suo dire avrà la capacità di rimettere in sesto i conti del Comune.

Ed ecco che il Sindaco ritorna sul Set di “scherzi a parte” e cioè:

1) Avevamo un Dirigente bravo e preparato e lo manda a Pozzallo;

2) Per riparare all’insensata scelta nomina un nuovo sostituto, ma quando capisce che il nuovo sostituto è troppo bravo e troppo onesto nel  leggere le carte ed i bilanci del Comune, a distanza di pochi mesi gli affianca un esperto che (“deve saper leggere meglio nelle carte …) e quindi salvare la città dal dissesto.

3) Come se non bastasse il nuovo organismo di revisione insediatosi da pochi mesi dopo avere spulciato con doverosa diligenza i bilanci dell’Ente, in occasione del conto consuntivo relativo all’anno 2018,  trasmettono la loro relazione nella quale dopo una attenta  analisi emettono la seguente ed inequivocabile “sentenza”:

L’Ente è gravato da una massa debitoria di Euro 17.659.263,90 milioni di debiti. Pertanto visto il forte dato di crisi debitoria l’unica soluzione possibile è il dissesto.     

Davanti ad una relazione così  lucida ed impietosa, anche un Sindaco estratto a sorte nella corte dei miracoli, si sarebbe reso conto che era giunta l’ora di dire basta alle scelte dissennate.

Lui no, non si arrende, non bisogna andare al dissesto e per tutta risposta rinomina per un anno l’esperto contabile, gravando di circa ventimila euro l’anno le già disastrate casse comunali.

Nel contempo però i dipendenti comunali già al quarto mese di stipendio arretrato, assistono angosciati e sgomenti alle manifestazioni di intolleranza del Sindaco nei loro confronti che li minaccia di scarsa produttività e che devono guadagnarsi lo stipendio.

Già ma quale stipendio, quello che lui dilapida con le sue scelte forsennate ed irrazionali?

Questo Sindaco è talmente confuso e pieno di sè, che non si accorge di portare ogni giorno la città verso il baratro, se non si ferma lui, lo fermino i  Consiglieri, tanto la città lo ha già sfiduciato”.

Ex Consigliere Provinciale

Aurelio Basilico

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