Gerratana: “Tre consiglieri attaccano il Comandante, e il silenzio del sindaco è vergognoso”

Gerratana: “Tre consiglieri attaccano il Comandante, e il silenzio del sindaco è vergognoso”

Rosolini. Piergiorgio Gerratana, consigliere comunale e segretario provinciale del Partito Democratico, interviene duramente sul recente clima politico “da vendetta”, come lo definisce, e difende il comandante della polizia municipale, finito nel mirino di tre consiglieri di “Rosolini Libera”, Carmelo Modica, Daniele Giurato e Rosina Collemi. 

Gerratana attacca il sindaco Spadola per il suo silenzio, definendolo “vergognoso” e chiedendogli coerenza: o ritira la fiducia al funzionario da lui nominato, oppure lo difenda pubblicamente. Il testo integrale del comunicato stampa.

“Quando i consiglieri comunali, siano essi di maggioranza o di opposizione, segnalano un problema o sottolineano una criticità, – esordisce nel comunicato stampa – meritano sempre di essere ascoltati perché punti di riferimento dell’elettorato che li ha espressi e rappresentanti di sensibilità diverse che compongono la città.

“Questa capacità di ascolto deve essere dimostrata anche quando, come nel caso sollevato dai 3 consiglieri comunali di “Rosolini libera”, i temi del degrado e dell’insicurezza vengono posti alla pubblica opinione non tanto per promuoverne le soluzioni, quanto per utilizzarli come spauracchio da agitare contro chi (il sindaco) vorrebbe ma non può assecondare appetiti al di fuori della propria ristretta cerchia o contro chi (il comandante della polizia municipale) adempie al suo dovere con i limiti del personale esiguo e, nel rispetto della legge, opera evitando favoritismi o intromissioni improprie nei sistemi informatici e operativi in dotazione  al corpo di polizia municipale”.

“Il solo fatto che due consiglieri comunali sui 3 che compongono quel gruppo consiliare provengano dalla maggioranza certifica il fallimento proprio sui temi che hanno rappresentato il cavallo di battaglia del sindaco Spadola il quale, a questo punto, farebbe bene a prendere consapevolezza della propria inadeguatezza nell’affrontare tutti gli ambiti della vita amministrativa”.

“Ma la cosa più vergognosa è il suo silenzio di fronte all’attacco legittimo, ma politicamente e moralmente inaccettabile e che ha il sapore della vendetta personale, che i 3 consiglieri sferrano nei confronti del comandante della polizia municipale”.

“Quest’ultimo, insieme agli altri capi settore, sono stati individuati e nominati con atto fiduciario direttamente dal sindaco”. E conclude: “Devo dedurre che questa fiducia è venuta meno? Se si, posso sapere le motivazioni? Ed eventualmente perché non procede ad una immediata sostituzione? Se no, cosa aspetta a difendere pubblicamente un funzionario scelto direttamente da lei?  Non ritiene che sia un atto di coerenza e di dignità? E non mi venga a raccontare la storiella del dissesto o del bilancio stabilmente riequilibrato (che molto probabilmente il ministero di appresta a bocciare per la seconda volta) perché sarebbe fuori tema e perché dopo 3 anni non ha più alibi”.

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