Bruciata l’auto al presidente del Consiglio Comunale Piergiorgio Gerratana

Bruciata l’auto al presidente del Consiglio Comunale Piergiorgio Gerratana

Ritorna l’intimidazione col fuoco in città. Questa notte, poco dopo le 2, a essere colpita dalle fiamme, è stata l’auto del Presidente del Consiglio Comunale, il consigliere del Partito Democratico Piergiorgio Gerratana.

La sua Nissan Qashqai, che si trovava parcheggiata in via Gonzaga, davanti la propria abitazione, è stata irreparabilmente danneggiata da un rogo. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco.

Un atto incendiario gravissimo, che va a colpire una delle massime cariche del civico concesso. Il deplorevole episodio è un pugno alla democrazia, alla libertà di parola e azione, che va a ferire un’Amministrazione che sta cercando di muoversi verso la Legalità, il rispetto delle regole.

La prima riflessione a caldo del Presidente Gerratana a tal proposito si è mossa propria in questa direzione:

Il Presidente del Consiglio Comunale, Piergiorgio Gerratana

Se si accertasse una natura dolosa, allora dovremmo cominciare anche a Rosolini a chiamare le cose con il proprio nome. Nondimeno di quei “paesacci” in cui si spaccia e si fanno le intimidazioni agli amministratori locali, Rosolini è un paese mafioso. Quando succedono queste cose, e succedono continuamente, è inutile edulcorarle. Non si riesce a uscire fuori da questa storia, nonostante in questo momento c’è un’amministrazione pubblica che dà prova di onestà e correttezza. Ci vorrebbe la parte di paese buona che, invece, dovrebbe reagire a questo”.

Nella misura in cui si dovesse accertare che l’atto sia riconducibile a un’attività dolosa, il commento del sindaco Pippo Incatasciato, parecchio scosso dalla vicenda, difatti è stato questo:

Il sindaco di Rosolini Pippo Incatasciato

Come Amministrazione siamo vicini ed assolutamente solidali al Presidente del Consiglio ed ai suoi familiari, un atto che comunque scuote e coinvolge l’intera collettività e deve essere severamente condannato.
Nella misura in cui questo atto fosse riportato ad una attività di natura dolosa, mi viene anche da pensare che possa essere ricondotto all’attività politica del Presidente del Consiglio e che probabilmente a qualcuno disturbi il lavoro che stiamo portando avanti come amministrazione. Questa amministrazione dal primo momento ha puntato molto a ricondurre la città alla normalità. Abbiamo ritenuto di agire in maniera obiettiva senza che serpeggi interesse di alcun tipo, ma per l’esclusivo interesse della collettività. Che questo atteggiamento disturbi qualcuno. È chiaro che noi non ci possiamo arrendere a questo tipo di comportamenti e li dobbiamo stigmatizzare come atti vili e deprecabili che vanno repressi e da questo punto di vista attendiamo anche i risultati di indagini ormai antiche, anche riguardanti atti delittuosi similari occorsi nel passato. Chiederemo inoltre a gran forza una rinnovata attenzione al territorio e che vengano garantiti dei rinforzi in città tra le forze dell’ordine”.

I Carabinieri hanno infatti già avviato le dovute indagini, e nel frattempo alle 12 di oggi è stata indetta una conferenza stampa straordinaria da parte degli esponenti del Pd presso i locali del circolo di Rosolini.

 

 

 

 

 

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