Morte del 19enne Fabio Provvidenza, una condanna a 3 anni per “omicidio stradale”

Morte del 19enne Fabio Provvidenza, una condanna a 3 anni per “omicidio stradale”

http://www.gruppolatino.it/volantino.html

Uno scontro tra un’auto, una Nissan Qashqai, guidata da un rosolinese classe ‘77, F.S., e una moto con alla guida il 19 enne Fabio Provvidenza.
Era la notte tra sabato 23 e domenica 24 maggio del 2020, quando il violento impatto provocò la caduta rovinosa, sull’asfalto, del giovanissimo Fabio che in gravissime condizioni fu prima trasportato all’ospedale Di Maria” di Avola e dopo all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove purtroppo il suo cuore cessò di battere.


Il conducente della Nissan Qashqai era risultato positivo all’alcool test con un tasso alcolemico di 1,86. Il tribunale ha nominato un perito che ha accertato la dinamica dell’incidente. Secondo la ricostruzione, infatti, Fabio saliva con il suo scooter da via Gonzaga, mentre la Qhasqai guidata da F.S., all’epoca dei fatti 43 anni, scendeva dal lato opposto. Nello svoltare verso via Viale Aldo Moro, avrebbe tragliato la strada allo scooter provocando l’incidente.


La controparte, invece, ha sempre sostenuto che lo scooter proveniva da via Rimembranza, strada con segnale di “Stop”.


Il 5 luglio il giudice Francesco Alligo del Tribunale di Siracusa, ha emesso sentenza di condanna per “omicidio stradale” e “guida in stato di ebbrezza”, a 3 anni di reclusione, già ridotta per il rito, oltre al pagamento delle spese processuali. Disposta altresì la sospensione della patente di guida, la confisca dell’autovettura, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e ha condannato l’imputato al risarcimento danni in favore delle parti civili da liquidarsi in separato giudizio civile.

https://www.arucisicilia.com/

Non di certo un conforto per la famiglia di Fabio, difesa dall’avvocato Natale Di Stefano e Davide Sortino, non di certo “una vittoria”. Solo giustizia. Perché la vita di Fabio è ormai stata spezzata.
Nel 2020 l’episodio sconvolse tutta la città. Fabio ha lottato per giorni tra la vita e la morte, e Rosolini non ha smesso di pregare per lui, di pregare per un miracolo.
Ma solo 5 giorni dopo l’incidente, il 29 maggio, i medici del Cannizzaro avevano già dichiarato la morte cerebrale per Fabio.


Fin dal suo ingresso in ospedale infatti, date le gravissime condizioni in cui riversava, i medici avevano subito escluso ogni intervento chirurgico. Erano già consapevoli purtroppo che il giovane non ce l’avrebbe fatta.
Fu -e resta ancora oggi- immenso il dolore della sua famiglia e lo sconforto di tanti rosolinesi. Oggi, dopo la sentenza di condanna, ci stringiamo ancora una volta alla famiglia, consapevoli che la battaglia legale per avere giustizia è sempre amara -e per nulla consolatoria- quando di mezzo c’è l’enorme dolore per la perdita di un figlio.
Ma il cuore di Fabio, continua a battere. Così come altri suoi organi continuano a vivere in altre persone.
La famiglia infatti dopo la sua morte acconsentì alla donazione.
Un gesto di altruismo estremo dei familiari. Tante vite continuano a vivere grazie al nostro Fabio.

CATEGORIE
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )