“Rispetto a noi”, al Sant’ Alessandra l’evento sulla violenza di genere tra riflessioni, unione e grande commozione

“Rispetto a noi”, al Sant’ Alessandra l’evento sulla violenza di genere tra riflessioni, unione e grande commozione

Partecipare, questa mattina, è stato come sentire ogni cuore presente battere a tempo, e forse è proprio il tempo sospeso sul destino dell’Istituto S. Alessandra che ha reso questa giornata ancora più indimenticabile.

Nonostante la forte commozione – e un evidente velo di tristezza – del Dirigente scolastico Salvo Lupo e della collega Barbara Nanè, Dirigente dell’Istituto Paolo Calleri che va incontro allo stesso destino del rischio dimensionamento, il messaggio è stato chiaro: gli istituti rischiano pure di essere dimensionati, ma proprio perché non si sa quanto tempo ancora resteranno autonomi, non c’è tempo da perdere. Così si continua ad educare, a formare, a parlare di rispetto verso la donna, con ancora più determinazione, facendo ancora più rumore.

Stamattina “Rispetto a noi”, il bellissimo evento organizzato dalla Fidapa, rappresentata dalla Presidente Maria Rita Tumbarello, in collaborazione con i due istituti, all’interno della nuova sala del S. Alessandra, è stata una immersione di pura educazione sentimentale che a più riprese – pensando a Giulia Cecchettin e a Laura Pirri, caso di cronaca a noi molto più vicino – ha lasciato occhi lucidi.

Come quelli della Dott.ssa Maria Antonietta Malandrino, Primo Dirigente della Polizia di Stato, che tra la commozione ha mostrato agli studenti il video realizzato dalla Questura – con la sua stessa regia- in memoria di Laura Pirri, un caso che Malandrino seguì in prima persona e che portò all’arresto dell’uomo (poi deceduto in carcere). “Mamme? Figlie? Docenti? Vicini di casa? Chiunque viene a conoscenza di fatti di violenza, può segnalare alle forze dell’ordine anche in forma anonima, perché dopo una segnalazione – di chiunque- le forze dell’ordine e gli operatori sanitari hanno l’obbligo, per legge, di rappresentarlo alla Procura “ – è stato il concetto su cui la Dott.ssa Malandrino ha più volte battuto questa mattina nonostante “non amo parlare di repressione” – ha continuato – “ma di prevenzione, che parte dal cambio culturale. Solo questo può risolvere il problema. A voi giovani chiediamo di essere adulti migliori di quelli che siamo oggi e di diventare anche i campanelli di allarme per le vostre famiglie. Voi potete cambiare la vita alle vostre mamme” -è stato il suo forte e conclusivo messaggio.

Prezioso anche il contributo della psicoterapeuta, Dott.ssa Clementina Zota che ha fornito ai ragazzi “un decalogo della relazione tossica”, con i primi segnali, le frasi comuni, e una analisi psicologica del fenomeno della violenza di genere che “no, non è il patriarcato, a mio avviso – ha detto la Dott.ssa Zota- il problema è nelle relazioni, nelle dinamiche basate sulla fragilità dell’identità personale che porta a vivere emozioni di rabbia e paura con estremismo, senza alcuna capacità di gestione”.

Presente anche parte dell’amministrazione comunale, tutta al femminile, con in testa il vicesindaco Paola Micieli.

All’interno del lungo evento, tanti piccoli emozionanti eventi: le bellissime interpretazioni teatrali degli studenti, che hanno recitato brani da pelle d’oca sul tema della violenza di genere, il coro in lingua dei segni che si è esibito nel cortile all’aperto, con messaggi contro la violenza di genere, fino alla lunga e rumorosa marcia degli studenti del S. Alessandra e dell’Istituto Paolo Calleri, più uniti che mai in questo momento, verso la scalinata dedicata alla maestra Cassone, adottata dai due istituti.

Tanti premi, infine, per tanti ragazzi che hanno partecipato al Concorso di arte e poesia promosso dalla Fidapa, sempre sul tema della violenza di genere. Doni e attestati.

A destra il dono dell’amministrazione, a sinistra il dono della Fidapa

Come il dono che l’amministrazione ha fatto all’istituto, una scarpetta rossa, simbolo della violenza, e il dono che ha fatto la stessa Fidapa: una stele rappresentativa della Nike di Samotracia. “La Nike è stata deturpata – ha spiegato la Presidente Tumbarello- simbolo appunto di come la violenza possa deturpare la bellezza, ma nonostante questo, nonostante la Nike abbia solo un’ ala, noi crediamo, come ha scritto Tonino Bello, che siamo angeli con un’ala soltanto, riusciremo a volare solo restando uno accanto all’altro”.

La mattinata si è chiusa con la presenza del Prof. Giuseppe Blandino, poeta rosolinese, che dopo il caso di cronaca di Giulia Cecchettin ha scritto una poesia sul tema, recitata questa mattina all’istituto. Un istituto che – seppur con un velo di tristezza e con mille incognite sul futuro della sua esistenza-  non ha perso di vista il suo obiettivo di formazione e di educazione, e ha dimostrato ancora una volta la sua grande unione e il suo immenso valore, non solo per gli studenti, ma per tutta la comunità rosolinese.

E.O

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