Concluso il tavolo tecnico al Comune: sì alla didattica in presenza, le assenze andranno giustificate

Concluso il tavolo tecnico al Comune: sì alla didattica in presenza, le assenze andranno giustificate

Si è concluso, come ogni mercoledì, il tanto atteso tavolo tecnico al Comune di Rosolini per decidere su scuole e emergenza sanitaria.

Il Commissario Straordinario Cocco ha incontrato il Comandante della Locale Stazione dei Carabinieri, Corrado Lupo,  il Comandante della Polizia Municipale, Salvatore Latino, e le autorità sanitarie dell’Asp Siracusa, nei medici Dott.ssa Barbara Cianchino e Dott. Peppe Latino. Convocati al tavolo anche i Dirigenti scolastici di Rosolini.

SCUOLE

Proprio sulle scuole le risultanze sono chiare: “Abbiamo guardato in maniera asettica i dati che si sono succeduti in questi giorni”ha dichiarato il Commissario. “La scuola non ha motivo per cui non possa continuare e tutti i dirigenti hanno pienamente condiviso che non ci sono elementi che possano portare alla chiusura delle scuole, così come il Dottor Mazzilli, Referente Asp, ci ha riferito che non è possibile la chiusura dei plessi perché non esistono condizioni sanitarie tali da consentirla”. 

Una sintesi chiara, come chiare sono le norme previste nell’ultimo decreto del governo Draghi che, proprio in materie scuole e didattica in presenza, non lascia possibilità di deroga ai presidenti delle regioni e ai sindaci, un punto che anche a  livello nazionale ha fatto discutere.

Il governo ha infatti stabilito che in zona gialla e arancione tutti i ragazzi delle elementari e delle medie saranno tra i banchi, mentre in quelle superiori la presenza sarà almeno al 70% e fino al 100%. Anche in zona rossa tutti presenti fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività in classe si svolgerà almeno al 50%. Qualunque sia la collocazione per colore, insomma, resta la didattica in presenza.

Nessuna deroga è possibile ai presidenti di regione e ai sindaci in qualsiasi fascia (rossa, arancione e gialla) alle elementari e alle medie mentre solo lievi cambi di percentuale di presenza sono possibili per la presenza alle superiori.  L’unica possibilità per gli amministratori per decretare la chiusura delle scuole “oltre il decreto”, resta solo nei casi di «eccezionale e straordinaria necessità, dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica».

Ma “nessun focolaio nè rischio estremamente elevato” – dice il Commissario – “è presente nella popolazione scolastica rosolinese, dato che le stesse sono rimaste chiuse per un buon lasso di tempo”. 

La didattica in presenza, quindi, continua per i genitori che hanno comunque deciso di mandare i figli a scuola, e riprende per chi fino ad ora aveva scelto di fare il contrario. “I presidi sono proiettati a continuare l’attività in presenza – riferisce ancora il Commissario- e le assenze dei giorni precedenti, e ovviamente,anche di quelli successivi, se ce ne saranno, dovranno essere giustificate”. 

ZONA ROSSA O ARANCIONE

Il Commissario, dopo l’interlocuzione con l’Asp, riferisce che al momento Rosolini è in una situazione di limite tra la collocazione in rosso e in arancione.

“Dopo Pasqua – dichiara Cocco- c’è stata un’impennata di contagi, invece negli ultimi giorni, oggi compreso, il trend in termini numerici appare positivo con un decremento certificato. Si attende adesso il dato di domani per chiudere la settimana di riferimento,  affinché l’Asp possa valutare in quale colorazione collocare il comune di Rosolini.

 

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