CPI di Noto non assicura il servizio. I dipendenti si astengono dallo svolgimento delle attività superiori

CPI di Noto non assicura il servizio. I dipendenti si astengono dallo svolgimento delle attività superiori

http://www.gruppolatino.it/volantino.html

 

Sono giorni di agitazione per l’unità operativa del Centro per l’impiego di Noto al servizio dell’Assessorato al lavoro della Regione Siciliana, per cui lavorano anche diversi cittadini rosolinesi. 

 

Si avvisa l’utenza che da giorno 10 Luglio 2023 non si assicura il corretto svolgimento delle attività di questo ufficio per mancanza di personale dovuta all’astensione dei dipendenti dallo svolgimento delle mansioni superiori“, è ciò che si legge sui portoni degli uffici di competenza a seguito di uno stato di protesta proclamato unitariamente dai sindacati dei dipendenti regionali, dopo la recente manovra varata dall’Assemblea regionale siciliana in cui è saltato lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie al rinnovo dei contratti di lavori 2019/2021 scaduti da tempo, alla riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale, all’appostamento delle risorse per le progressioni verticali e per l’incremento del fondo.

 

 

Nello specifico, per ciò che concerne le risorse da destinare all’ordinamento professionale, è emerso che le norme per finanziare le somme da destinare all’ordinamento professionale sono state stralciate dal collegato alla finanziaria perché si rischiava di andare in contro ad una ennesima impugnativa. Le stesse verranno riproposte nella prossima finanziaria 2024.

https://www.arucisicilia.com/

Per queste, e ulteriori ragioni legate alla mancata nomina dei vertici dell’Aran, al mancato rinnovo contrattuale, e all’assenza di alcun recupero dall’inflazione, le sigle sindacali di categoria hanno disposto una mobilitazione generale del personale regionale da Lunedì 10 Luglio a venerdì 21 Luglio , richiamando tutti i colleghi ad attenersi scrupolosamente alle proprie mansioni, con lo scopo di “ribellarsi all’immobilismo di questo governo!“. Con tale protesta, i regionali infatti, spesso impiegati in mansioni superiori rispetto al loro inquadramento contrattuale, chiedono di salire di fascia, e lo fanno continuando a lavorare secondo le mansioni che sono tipiche della fascia in cui sono inquadrati e dalla quale non possono essere promossi senza una riforma dell’ordinamento professionale della Regione.

Si proseguirà inoltre con la proclamazione di ulteriori azioni di lotta tra cui la proclamazione di un ulteriore sit-in presso la sede della Presidenza della Regione Siciliana nella la giornata di martedì 18 luglio p.v.

 

 

 

CATEGORIE
TAGS
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )