“Diamo il bonus a chi non paga le tasse. Perchè?”

“Diamo il bonus a chi non paga le tasse. Perchè?”

“Diamo il bonus a chi non paga le tasse. Perchè?”. La domanda è di Carmelo Occhipinti del “Movimento Partite Iva” che interviene in merito al “Bonus Affitto”, un contributo che il Comune di Rosolini pagherà a 144 famiglie come “aiuto” a seguito dell’emergenza Covid 19. Una spesa di circa 28 mila euro già prelevata dal fondo di riserva ma che deve essere ancora liquidata ai richiedenti in graduatoria.

A far accendere la classica “scintilla” al commerciante rosolinese è l’aver saputo che l’80% dei richiedenti sono extracomunitari e ha deciso di aprire un dibattito denunciando quello che pensa sia una “stortura”.

“Parto dal dato uscito fuori qualche anno fa che il 97% delle famiglie extracomunitarie a Rosolini non paga le tasse -dice Occhipinti-. Niente spazzatura, niente idrico, niente di niente ma il Comune di Rosolini eroga il servizio a tutti indistintamente. Non pagano ma richiedono gli aiuti tant’è che l’80% dei 144 richiedenti il bonus sono famiglie extracomunitarie. Ritengo questo un controsenso, una  ingiustizia, uno smacco a chi le tasse le paga regolarmente”.

Occhipinti precisa: “So che dicendo questo qualcuno mi attaccherà dicendomi che sono razzista -dice-, ma non riesco a capacitarmi. Perchè queste agevolazioni vengono date a chi ha deciso di non integrarsi al 100% con le nostre regole? Perchè non si accerta di chi è in regola e chi no con il pagamento dei tributi? La mia non vuole essere una critica nei confronti dell’Amministrazione comunale, ma vuole essere un punto di partenza per affrontare questa tematica una volta per tutte. Bisogna parlarne. Suo bonus allora controlliamo tutti, anche il restante 20%, e vendiamo chi paga le tasse e chi no. Accertiamo tutte le posizioni e capire le difficoltà di ogni singola famiglia. Se sono disoccupati, se sono indigenti, o se invece vogliono fare i furbi. Sarebbe un atto dovuto per tutti quelli che sono in crisi e stringono la cinghia, pagano le tasse e magari non chiedono aiuti perchè pensano di umiliarsi”.

E poi conclude: “Si effettui quindi un controllo a 360° e si verifichino tutte le posizioni. Sarebbe un bel punto di partenza per ottenere da una parte l’integrazione completa e dall’altra il rispetto delle regole”.

Dichiarazioni che faranno discutere e riaccendono una tematica sull’integrazione sicuramente non affrontata come si deve.

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