Emergenza rifiuti a Rosolini, Spadola: “L’Amministrazione ha le sue colpe”

Emergenza rifiuti a Rosolini, Spadola: “L’Amministrazione ha le sue colpe”

“E’ troppo facile scaricare le colpe e le responsabilità ai cittadini di Rosolini accusandoli di scarso senso civico. Potrebbe anche starci, qualora i servizi offerti da questa amministrazione comunale fossero efficienti e nel rispetto delle regole. Ma non è il nostro caso, dove il settore Ecologia fa acqua da tutte le parti”.

Il consigliere Giovanni Spadola affonda il colpo circa le “pecche” dell’amministrazione comunale sulla gestione del settore “Ecologia”. Spadola si rivolge all’assessore all’ecologia Franco Arangio “colpevole” di non impegnarsi abbastanza per dare i giusti rimedi alla città che sarebbe al limite “dell’emergenza igienico-sanitaria”.

“Se l’assessore Franco Arangio al mattino si svegliasse più presto -dice Spadola-, facendosi un giro in città, si accorgerebbe che il servizio è inefficiente, lacunoso e finanche troppo oneroso nel rapporto qualità prezzo. In questi giorni assistiamo a scene da altro mondo e non da città civile. I sacchetti dei pannoloni e dei pannolini lasciati dietro le porte della gente, nonostante, secondo calendario andrebbero ritirati tre volte la settimana. Con questo caldo la gente non può sopportare i cattivi odori e a Rosolini c’è il rischio di un’ emergenza igienico – sanitaria. Di fronte a questo scempio, la gente si arrabbia e poi getta i rifiuti nelle campagne. Sbagliato tutto questo, ma cosa dobbiamo aspettare per avere un servizio all’altezza della situazione?”.

Un altro problema sollevato da Spadola è quello dei rifiuti ingombranti. “Ci sono i rifiuti ingombranti che restano nelle strade, senza nessuno che li carichi e li porti nei centri di smaltimento. Una vergogna vedere elettrodomestici in disuso nelle strade della città, soprattutto nel periodo estivo quando a Rosolini arrivano vacanzieri e turisti. Non voglio essere monotono ma dico a questa amministrazione di staccare la spina. In un anno hanno dimostrato una sola cosa: l’attaccamento alle poltrone”.

 

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