“Ke Cavolo a Rosolini”, i ringraziamenti dell’Ass. “Brassicari Rosolinesi” per la riuscita della prima festa del Gusto con il Cavolo Vecchio di Rosolini e non solo

“Ke Cavolo a Rosolini”, i ringraziamenti dell’Ass. “Brassicari Rosolinesi” per la riuscita della prima festa del Gusto con il Cavolo Vecchio di Rosolini e non solo

Si è chiusa con un bilancio più che positivo “Ke Cavolo a Rosolini”, la prima festa del gusto con il Cavolo Vecchio di Rosolini e non solo, organizzata dall’Ass. “Brassicari Rosolinesi”, tenutasi in Piazza Garibaldi il 5 e il 6 di gennaio. La due giorni dedicata al gusto, patrocinata dal Comune di Rosolini, è nata dal coinvolgimento di molte aziende e associazioni locali impegnate nella produzione e promozione delle eccellenze del territorio, con la condotta Slow Food di Siracusa. Nell’esprimere grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione, l’associazione rosolinese che l’ha realizzata, intende rivolgere i più sentiti ringraziamenti.

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“Il tempo meteorologico nella giornata dell’Epifania non ci è stato favorevole – ha commentato il dott. agronomo Nicola Agosta, presidente dell’Ass. Brassicari Rosolinesi- ma questo non ha frenato l’entusiasmo. Il successo della prima festa del gusto è il risultato di quanti, dagli organizzatori, alle aziende, ai produttori, alle associazioni fino ai cittadini, hanno creduto nelle potenzialità di un evento che ha coinvolto il centro storico della città trasformando la nostra incantevole piazza in uno strepitoso palcoscenico del gusto all’aria aperta. Un plauso pertanto va all’Associazione Brassicari Rosolinesi e ai produttori, ma soprattutto agli chef Giuseppe Catanese del ristorante Donna Patrizia, a Giuseppe Randazzo del ristorante Ballarò, e a Giorgio Di Rosa del ristorante Totu- Esperienze Gastronimiche, che sono stati impegnati nella realizzazione di piatti apprezzati per il superlativo sapore. Un grazie particolare va alla presenza dei presidi Slow Food che hanno dato un valore importante alla manifestazione, con la partecipazione della Confraternita Fava Cottoia con la fava cottoia di Modica; l’az. ag. Concetto Sgardaci con la mandorla di Noto; l’Associazione Fagiolo Cosaruciaro di Scicli, e l’az. ag. Fagone con la cipolla di Giarratana. Presidi Slow Food ma anche eccellenze nostrane grazie alla partecipazione dell’az. agroittica Macrostigma di Civello Giuseppina; dell’az. ag. Le mucche del nonno; dell’az. vitivinicola Terre di Noto; del Progetto Airone; dell’az. Agriblea, del laboratorio artigianale di pasticceria secca e dolci tipici Aruci di Giovanni Puglisi, e del ristorante Donna Patrizia. Abbiamo organizzato il tutto con uno sguardo alle potenzialità del turismo enogastronomico ed esperienziale grazie alla collaborazione dell’agenzia di promozione turistica East Sicily, senza tralasciare il sano intrattenimento per bambini affidato all’Unicef e alla Maga Mandina, e l’appuntamento artistico BefanArte, l’estemporanea di pittura organizzata per il secondo anno consecutivo dallo chef Giuseppe Catanese, con la buona musica di Radio 90 live e dei gruppi musicali coinvolti. Vorremmo manifestare la nostra gratitudine all’Amministrazione Comunale, che ci ha concesso il patrocino, e a Slow Food rappresentata da Carmelo Maiorca, vice presidente Slow Food Sicilia, e Franco Motta, fiduciario Slow Food Siracusa, che hanno partecipato alla cerimonia di apertura, esprimendo apprezzamento per quanto fatto dai brassicari e per l’organizzazione di un evento che si è rivelato un’efficace azione di marketing territoriale. Un particolare e caloroso grazie a tutti i volontari che si sono avvicendati nello stand gastronomico e in particolare alle aziende dei brassicari: l’az. ag. Adamo Carmelo; l’az. ag. Barone Salvatore; l’az. ag. Cavallo Carmela e l’az. ag. Valle del Tellaro Bio. Un riconoscimento è dovuto alla generosità degli sponsor che, numerosissimi, hanno creduto negli scopi nobili di questa festa; all’az. agricola Alecci Ignazio per il suino nero siciliano, al pastificio Rendo per la pasta fresca, all’azienda Agriblea per il capuliato, alle Terre di Noto per il vino, e all’oleificio Nobile per l’olio extravergine di oliva.
Una manifestazione in crescita – ha concluso il dott. Agosta – densa di appuntamenti e affollata di partecipanti. Ma il ringraziamento più sentito è rivolto a tutti i visitatori che con la loro presenza hanno dato un senso a entrambe le giornate, ed hanno ripagato in abbondanza gli sforzi profusi. L’affluenza, la partecipazione interessata sia al prodotto principe, il cavolo vecchio di Rosolini, che all’aspetto della biodiversità, del chilometro zero e della sana alimentazione, ci danno la certezza di essere sulla strada giusta. Con la convinzione che l’obiettivo sia sempre quello di migliorarsi, diamo a tutti appuntamento per l’anno prossimo, si spera, con la seconda edizione di “Ke Cavolo a Rosolini”.

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Alessandra Brafa

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