Pippo Incatasciato: “Il nostro programma è un cantiere aperto ai cittadini”

Pippo Incatasciato: “Il nostro programma è un cantiere aperto ai cittadini”

Ieri pomeriggio è stato presentato il programma politico del progetto “Pippo Incatasciato Sindaco”, un programma netto e deciso che è stato comunque definito un “cantiere aperto a tutte le proposte” e in continua crescita; la squadra di Incatasciato, insomma, ha voluto lanciare il messaggio di un’idea di programma in cui nessun punto è fine a sé stesso: la squadra delinea i cardini e i cittadini li sviluppano.

Si insiste sui temi che sono stati da sempre il perno centrale del progetto soprattutto durante “l’amministrazione ombra” di Incastasciato: revisione immediata del piano regolatore e rivalutazione del centro storico di Rosolini.

Sul palco, oltre al candidato Sindaco, un gran numero di professionisti e giovani che hanno approfondito e delineato i punti di forza del programma. Sono quei professionisti che Pippo Incatasciato ha definito “forze sane, collaborative e produttive” perché “la sinergia di una squadra forte e competente può raggiungere qualsiasi obbiettivo”. Il programma politico di Incatasciato si fonda su otto fondamentali temi: Comunità, Territorio, Sociale, Sviluppo, Ambiente, Cultura, Comprensorio e ovviamente Politica.

A parlare di territorio Carmelo Di Stefano che ritorna sul prioritario “piano regolatore generale” che, come lui stesso ricorda, è ancora basato su una legge del 1942 quando i Comuni erano ancora nelle mani dei vecchi Podestà. “È ovvio che – ha affermato Di Stefano- gli standard urbanistici del tempo non sono più attuali”. Sul PRG la squadra propone la ricetta della “perequazione urbanistica per comparti”, già adottata in alcune città, che applicherà un volume uguale per tutti i cittadini evitando (probabilmente) espropri e ricatti. Un piano regolatore in cui attività, sostenibilità e tecnologia sono parole d’ordine.

Il giovane Tonino Basile invece ha affrontato la questione “sociale”. Lo stesso Incatasciato ricorda come anziani e politiche giovanili siano stati dimenticati in questi anni. Queste ultime, ha dichiarato Basile, sono addirittura state utilizzate come mero strumento di campagna elettorale e come mezzo per “favorire” qualcuno. “I giovani devono capire che se non saranno loro ad occuparsi di politica sarà la politica ad occuparsi di loro” ha continuato Basile.

Il tema intricato di sviluppo è stato invece delineato da Salvatore Spadaro e Luigi Calvo che hanno scagliato parole ottimistiche a favore del nostro paese, ricco di risorse e potenzialità. “Efficienza della pubblica amministrazione, innalzamento della qualità della vita, cultura, comunicazione e competenze rappresentano terreno fertile per creare sviluppo economico piuttosto che debiti” ha dichiarato Calvo e per far ripartire l’economia è necessario innanzitutto lavorare con le amministrazioni comunali limitrofe e (perché no!) puntare addirittura all’Europa.  Proprio Salvatore Cavallo ha affrontato il tema “comprensorio” e ha dato un’interpretazione più concreta al tema Europa. “Per arrivarci e ottenere i finanziamenti non è sufficiente creare un ufficio; bisogna prima costruire delle solide “reti europee” ed accedervi non come singolo comune ma come rete, appunto. Il comprensorio è fondamentale per raggiungere obbiettivi più vasti perché non c’è sviluppo per la comunità se non c’è sviluppo per Rosolini e viceversa.” La stessa comunità che per Cavallo ha bisogno di accorciare le distanze tra cittadino/impresa e istituzione.  Toccati anche i Piani di Insediamento Produttivi che, seppur non rappresentano una primaria priorità, lo stesso Cavallo li immagina trasformati in distretti per la cultura, l’arte, le biotecnologie, il cibo e la salute.

I giovani Corrado Scatà e Gianluigi Pitrolo si sono occupati invece rispettivamente di ambiente e cultura. Pitrolo rappresenta ormai da qualche anno il brio culturale giovanile che ha trasferito nella sua interezza al programma di Incatasciato. “Dobbiamo riappropriarci di ciò che ci appartiene e che fino ad oggi abbiamo lasciato alla mercé degli altri” ha affermato Pitrolo e ha continuato ricordando che Rosolini richiede a gran voce un sindaco di grande spessore culturale e sociale che si mostri aperto ai bisogni di tutti e il cui senso di patriottismo lo inviti a rivalutare le tante risorse artistiche e culturali del nostro paese, a cominciare dal Centro Storico, appunto, senza dimenticare però le fantastiche aree periferiche del nostro territorio, primo fra tutte l’Eremo di Croce Santa. Il giovane Scatà ha invece portato gli uditori a riflettere su un tema che apparentemente sembra ancorato alla sola sfera degli “animalisti” ma che ricade pesantemente sull’economia del paese. Combattere il randagismo aiuta non solo a innalzare il livello turistico della nostra città ma comporta anche una riduzione delle spese annue previste per trovare una soluzione superficiale e temporanea alla cosa. Il costo sembra aggirarsi attorno ai 100.000 euro annuali e rappresenta, dunque, un grosso problema economico. “C’è bisogno di un’amministrazione coraggiosa” dice Scatà “che intraprenda azioni di contrasto con un investimento che non sarà certamente godibile nell’immediato ma di cui godranno sicuramente i nostri figli”.

A chiudere la presentazione del programma l’intervento di Piergiorgio Gerratana che ritiene fondamentale dare un’anima (sia essa culturale, artistica, commerciale o scientifica) alla nostra città per accrescerne il livello turistico. Gerratana “azzarda” inoltre anche sulla proposta di un baratto amministrativo per una corretta gestione dei tributi. Se un cittadino o un’impresa non riusciranno a sostenere le spese dei tributi potranno barattare con l’amministrazione offrendo a questa un servizio e creando così “risorse” per il bene della comunità. In riferimento all’intero programma ha affermato “Non stiamo presentando un pacchetto completo ma un cantiere aperto che ha bisogno delle proposte di tutti i cittadini, di quelli che ne guardano con interesse e anche di chi ne dubita.”

E come tentare di risanare il Comune dal punto di vista tributario? Incatasciato ha pensato anche a questo. Al momento però rivela solo una manovra che punta sul miglioramento della raccolta differenziata, i cui ricavi permetteranno al cittadino un grande risparmio sui tributi.

“La città ha bisogno di uscire dal sistema amministrativo marcio a cui ci stiamo lentamente abituando” ha affermato Incatasciato. “I relatori della nostra squadra, presentando il programma, hanno dimostrato che abbiamo le capacità e le intelligenze giuste per amministrare questo paese. Usciremo dalla politica affaristica e punteremo solo al bene della comunità.”

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