Referendum taglio parlamentari, perchè votare Si o No? Le “ragioni del no” del giovane Orazio Ignaccolo

Referendum taglio parlamentari, perchè votare Si o No? Le “ragioni del no” del giovane Orazio Ignaccolo

Si avvicina la data del referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. In attesa del 20- 21 settembre, data in cui gli italiani saranno chiamati alle urne, cominciano a circolare le nette prese di posizione da parte dei partiti italiani che stanno già influenzando il futuro voto dei cittadini: dai giornali, ai talk show. Non esiste partito che, a livello nazionale, non si sia già espresso. 

E adesso, a livello locale,  cominciano a farlo anche i cittadini. Giovani rosolinesi attivi nel sociale in questo caso, come Orazio Ignaccolo che ha inteso inviare una nota per esporre ai cittadini le “ragioni del no”. 

Chi vota “sì” sostiene il taglio, chiede che la riforma sia confermata e che entri in vigore. Chi vota “no” ne chiede invece l’abrogazione.

Ecco perchè il giovane Orazio sceglierà il no. Il suo testo: 

“Gentili concittadini , giorno 20-21 settembre saremo chiamati a un passo molto importante per la vita politica del nostro paese , saremo chiamati a confermare o meno, la legge dell’8 ottobre 2019 c.d sul taglio dei parlamentari.

Oggi come non mai serve però una conoscenza profonda della scelta che andremo a fare nelle prossime settimane e capire , soprattutto, vantaggi e svantaggi del nostro voto.
Iniziamo analizzando la legge: 
Il senato della Repubblica sarà composto da 200 senatori superando l’odierna organizzazione che ne vede 315 
La camera  sarà svuotata di 230 onorevoli, passando dal’attuale regime di 630 personalità politiche a 400.
Il tutto ovviamente comporterà un risparmio in termini di danaro di circa 80 mln di euro.
Per quanto la cifra possa sembrare importante ,è irrisoria rispetto al deficit di democrazia che potrebbe creare nonché rendere ancora più instabili gli esecutivi che si formeranno , si pensi solo che negli ultimi 20 anni l’Italia ha il primato europeo di crisi di governo che hanno portato alla formazione di 10 esecutivi , un record tutto nostrano di legislature che in media non compiono nemmeno la metà del loro corso, se dovesse passare il Si inoltre si darebbe un potere enorme ai singoli membri delle assemblee che potrebbero , visto il nuovo peso politico che ha il voto di ciascun parlamentare,  senza problemi minacciare molto più facilmente il governo aumentando il tranfughismo politico che ha caratterizzato l’Italia dal 48 in poi. 
Passate al setaccio le conseguenze tecniche che potrebbero crearsi , il dato più allarmante è il calo di rappresentanza 
all’interno del palazzo con ovvie conseguenze per noi siciliani ma per l’Italia tutta 
Io sostengo il NO ,anche se ritengo percorribile il taglio dei parlamentari dovendosi però superare prima il bicameralismo perfetto, sistema che per cronaca in Europa abbiamo solo noi”.
Orazio Ignaccolo
CATEGORIE
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )