San Lorenzo, bimba rischia di soffocare, dottoressa la salva con la manovra di disostruzione

San Lorenzo, bimba rischia di soffocare, dottoressa la salva con la manovra di disostruzione

Nella foto in evidenza: la dottoressa Francesca Micieli e il figlio di 10 anni Salvatore Tummino, anche lui presente con la mamma durante il salvataggio della bimba di Milazzo

“Dovremmo tutti capire l’importanza delle manovre di disostruzione, dovremmo tutti formarci su questo per salvare tante vite. Quella bambina di 4 anni avrebbe potuto non farcela.”

È questo il messaggio che la Dottoressa Francesca Micieli, medico di medicina generale a Rosolini, ci ha lanciato stamattina prima ancora dei dettagli della triste vicenda accaduta sabato scorso in Contrada Reitani, a San Lorenzo.

“Mi trovavo in spiaggia – ci racconta la Dottoressa – ed un certo punto ho sentito il grido di una mamma. Ho subito capito che era un grido d’aiuto. L’ho trovata sul bagnasciuga con la propria bambina che, seppur ancora cosciente, era evidente che avesse ingerito troppa acqua e respirava male. E’ in quel momento che mi sono subito attivata per farle la manovra di disostruzione pediatrica. 

Subito dopo ho sentito il pianto della bimba, e quando un bimbo piange vuol dire che siamo già a buon punto per salvarlo” – continua la Dottoressa. “L’ho subito messa in posizione laterale di sicurezza e nel frattempo è stata attivata la centrale operativa del 118 che, in caso di annegamento, attiva per protocollo anche l’elisoccorso”.

Elisoccorso però che alla fine non è stato necessario. La sola manovra della Dottoressa Micieli è fortunatamente bastata a stabilizzare la piccola che è stata trasferita con l’ambulanza al Pronto Soccorso di Avola in cui è rimasta ricoverata per due giorni dopo tutti gli accertamenti del caso. La scorsa settimana era invece stata diffusa su altre testate la notizia che la piccola, una bimba di Milazzo, fosse stata trasferita con l’elisoccorso al Cannizzaro di Catania, notizia oggi smentita dai dettagli raccontatici dalla dottoressa Micieli.

“Oggi la bimba sta bene” – conclude la Dottoressa che dichiara di averla incontrata solo l’altro ieri.

“Grazie a questa vicenda, per fortuna a lieto fine, voglio rimarcare l’importanza della conoscenza delle manovre di disostruzione sia pediatriche che per adulti.  Se un bambino ingoia un giocattolo, una gomma o qualsiasi cosa, è vero che si deve subito chiamare il 118 ma per i soccorsi sono comunque necessari minuti prima di arrivare. E quei minuti spesso si rivelano i più importanti e possono stravolgere il corso delle cose, fino ad arrivare nei casi peggiori anche alla morte per mancanza di ossigeno a livello cerebrale.

Mio figlio Salvatore, a soli 10 anni, ha imparato. Ho fatto manovre su di lui e lui sui manichini. Il giorno in cui ho aiutato quella bimba lui era con me e non si è fatto prendere dal panico. Si è avvicinato con lucidità, con la sicurezza di chi sarebbe stato pronto a intervenire. Eppure ha solo 10 anni. Ecco perchè tutti dovremmo imparare, non c’è età per imparare a salvare una vita”.

Come ha rischiato di annegare la bimba? Era al largo, da sola? – chiediamo alla Dottoressa. 

Assolutamente no” – ci risponde. “E’ successo invece nell’acqua bassa, vicino alla riva, a causa di una distrazione di una frazione di secondo che potrebbe capitare a qualsiasi genitore”.

La bimba infatti si trovava su un salvagente a forma di unicorno, proprio nell’acqua bassa per essere vigilata dal papà che era in piedi sulla riva. Il padre della piccola ha allontanato lo sguardo dall’acqua solo per qualche secondo e quando si è rigirato non ha più visto sua figlia. La cercava, ma non c’era nè in acqua nè sul gonfiabile e nemmeno le amichette della piccola sapevano rispondere. Il papà ha cercato la bambina con un amico che per fortuna ha ben pensato di cercare proprio sotto l’unicorno. La piccola era infatti lì. Era scivolata sotto il gonfiabile e probabilmente in preda al panico non è più riuscita a risalire ingerendo tanta acqua.

“La bimba era molto spaventata” – conclude la Dottoressa. “Per fortuna non ha mai perso conoscenza e la vicenda si è conclusa a lieto fine”.

Se quella piccola e i suoi genitori non avessero avuto la fortuna di essere aiutati dalla Dottoressa Micieli non sapremmo oggi quale fine avremmo dovuto raccontare di questa storia. E questo ci invita tutti, come fa la dottoressa, a imparare le tecniche di disostruzione.

Il covid ha purtroppo bloccato i corsi sulle manovre – dice ancora la professionista-, ma nel momento in cui riprenderanno spero che siano in tanti i cittadini che parteciperanno e che sceglieranno di formarsi“.

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