Scoppia il caso Tari, Speranza: “Nel 2021 non è detto che ci sia risparmio in bolletta”

Speranza: “È vero che potremo diventare un Comune virtuoso ma fino a quando dovremo conferire i rifiuti ci sarà un aggravio dei costi, e questa mia dichiarazione potrà dispiacere alla politica, ma io devo fare solo il mio lavoro”.


“Oggi siamo riusciti a ridurre il costo complessivo della TARI 2020 del 17% circa. Un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati, durante i quali la tassa ha gravato sui cittadini “. Era quanto dichiarato alla città, anche tramite un dettagliato comunicato stampa, dall’Assessore Cristina Chindemi quando ha annunciato che “la Giunta Comunale con Deliberazione n. 166 del 22/12/2020 ha preso atto della validazione data al PEF 2020. Con la PEF – continuava Chindemi- la Giunta compie un importante passo in avanti nella definizione delle tariffe TARI e mette dunque in condizione il Consiglio Comunale di procedere all’approvazione del Piano Economico Finanziario per il servizio TARI anno 2020. La più grande operazione finanziaria di questa amministrazione”.

Un punto che è stato discusso proprio ieri sera in Consiglio Comunale ma che è stato smontato in più parti dai tecnici. Annunciato, al momento, solo fumo. 

La prima dichiarazione in controtendenza con quanto dichiarato dall’Assessore Chindemi è stata quella del Presidente del Collegio dei Revisore dei Conti, Biagio Cicerone, che ha puntualizzato che l’ultima parola spetta comunque all’Arera  e non al Consiglio Comunale. “Solo allora ci sarà definitività sulle tariffe, e se l’Arera dovesse esprimersi negativamente l’atto dovrà essere riesaminato e tornare in Consiglio”. 

Uno”schiaffo” con la realtà per l’amministrazione,che ha probabilmente proceduto con passo fin troppo affrettato nella comunicazione di un “vantaggio per i cittadini” che in realtà è ancora tutto da stabilire.

Nessuna certezza se a esprimersi non è prima l’Arera ma, ancora peggio, nessuna certezza se, nonostante l’approvazione del piano da parte di Arera, continueremo a conferire i rifiuti a chilometri e chilometri di distanza. È quanto dichiarato invece, con estrema concretezza, dal Responsabile di Servizio Salvatore Speranza. Una spiegazione tecnica che ha improvvisamente bloccato l’ottimismo vivo dell’eloquenza politica. 

Non per sfatare le speranze, e mi dispiace dirlo ma non possiamo cullarci su questo risparmio che è solo teorico e fa riferimento all’anno 2018 che è la preistoria rispetto a quello che è successo dopo nel servizio” – ha detto Speranza. “Nel 2021 dovremo comunque stabilire tariffe nuove e ricordo, comunque, che siamo in dissesto.  Chi non si occupa di  di raccolta e smaltimento dei rifiuti non può capire quanto complessa e articolata può essere la gestione di questo servizio in cui si ha sempre l’incertezza su cosa accadrà domani. È vero che potremo diventare un Comune virtuoso ma fino a quando dovremo conferire i rifiuti ci sarà un aggravio dei costi, e questa mia dichiarazione potrà dispiacere la politica, ma io devo fare solo il mio lavoro“.

A spiegare bene come stanno le cose è un suo cenno a ovvie difficoltà riscontrate con la ditta Sicula Trasporti: ” A ottobre ci ha chiamato la ditta e ci ha riferito che il camion della differenziata ero fermo alla Sicula Trasporti perchè la frazione umida era troppo contaminata. Dato che la Sicula Trasporti è sotto amministrazione giudiziaria, i loro controlli sono massimi rispetto al passato. Ci hanno bloccato il camion e ci siamo dovuti mettere al lavoro in fretta per capire dove potevamo conferire. Tutti gli impianti sono in tilt e li dobbiamo quasi pregare per scaricare – e ha continuato- “e dato che non esiste impiantistica pubblica siamo vittime di un mercato controllato dalle ditte. Per questo motivo adesso stiamo esportando i nostri rifiuti in Lombardia e dalle 130 euro a tonnellate il costo è passato a 250 euro”

Dobbiamo essere concreti“- è stata l’esortazione del Responsabile. “Per capirci – ha concluso- se l’anno prossimo riapre l’impianto significa che conferiremo l’umido a Melilli, ma di questo non abbiamo certezze. E con l’umido molti politici fanno confusione, perchè proprio l’umido noi non guadagniamo un tubo“.

Una eccessiva concretezza, quella del Responsabile Speranza, che è finita anche sull’argomento Centro Comunale di Raccolta. “Se noi apriamo il CCR possiamo fare pure tariffe premianti, si è detto. Sicuramente, ma bisogna andarci cauti. Bello che al Consiglio Comunale ci sia chi la spari più grossa, ma poi dove li prendiamo i soldi? Un CCR aperto in questo momento sarà solo un ulteriore costo”.

Una presa di posizione assolutamente tecnica, quella di Speranza, anche se indiscrezioni dicono che per la stessa politica di maggioranza è stata interpretata quasi come un’offesa. Anche senza la dura valutazione tecnica di Speranza però, c’è ancora l’attesa di un parere, quello dell’Arera, che conferma quanto aver annunciato il successo di una grande manovra finanziaria sia stato comunque, in ogni caso, assolutamente prematuro e illusorio per tutti i contribuenti.

 

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