“Siamo andati a Siracusa per vaccinarci, rischiamo di aver preso il Covid”

“Siamo andati a Siracusa per vaccinarci, rischiamo di aver preso il Covid”

“Siamo venuti per ricevere la seconda dose del vaccino, ma abbiamo trovato file interminabili, assembramento e caos. Rischiamo adesso di aver preso il Covid”.

È l’assurda storia di una coppia di rosolinesi che ieri mattina, con prenotazione alla mano, si sono recati all’Urban Center di Siracusa di via Nino Bixio per sottoporsi alla seconda dose del vaccino contro il Covid. Ad attenderli una lunga serie di file interminabili. Due ore e mezza circa di trafila: prenotati e presentatesi alle 11:50 hanno ricevuto la dose del vaccino alle 15.

“Non vogliamo puntare il dito contro l’organizzazione -dice la coppia-, nè contro i medici, nè contro i volontari, perchè è facile ogni volta esaltare le storture. Quello che però non digeriamo è che per un anno e mezzo abbiamo rispettato tutte le regole, abbiamo indossato la mascherina, abbiamo mantenuto sempre le distanze di sicurezza, siamo rimasti chiusi in casa nei giorni del lockdown, abbiamo chiuso le nostre attività in “zona rossa” e sicuramente non ci aspettavamo che nel “momento della liberazione”, ci saremmo trovati catapultati in una situazione paradossale: niente distanziamento, fila asfissiante, assembramento ingiustificato e imperdonabile”.

Eppure nella prima dose del vaccino tutto era andato liscio. “Eravamo già venuti il 29 aprile per la prima dose e non abbiamo trovato questo assembramento e sicuramente  niente di paragonabile alla giornata di ieri. Ci chiediamo: era davvero necessario dare a tutti lo stesso orario di prenotazione? Se fossimo tornati a casa, cosa sarebbe successo visto che eravamo prenotati?”.

Ieri all’Urban Center l’accesso era consentito anche ai non prenotati. “Se ci fossimo presentati senza prenotazione avremmo avuto una fila dedicata e avremmo pure aspettato di meno così come successo -concludono-. Abbiamo visto arrivare persone senza prenotazione che hanno saltato tutte le file e sono pure entrate prima di noi che siamo soggetti vulnerabili. Il personale presente ha fatto di tutto per metterci a nostro agio, portando sedie a chi ne aveva bisogno e aiutando nella compilazione dei moduli. Ma questo non può giustificare l’ammasso di gente visto ieri alcune delle quali hanno atteso sotto il sole. Speriamo solo di non aver preso questo virus, perchè l’assembramento di ieri è stato una vergogna tutta siracusana”.

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