Variante al piano di lottizzazione, negato l’accesso agli atti, l’Asso-Consum si rivolge al Tar

Variante al piano di lottizzazione, negato l’accesso agli atti, l’Asso-Consum si rivolge al Tar

C’è stato un accesso agli atti, richiesto il 26 gennaio scorso, 8 giorni dopo la pubblicazione della notizia dell’approvazione in giunta comunale della variante al piano di lottizzazione in zona B3-1 sull’edizione cartaceo del Corriere Elorino.

Un articolo con il quale venivano snocciolate tutte le problematiche inerenti la questione con una serie di domande alle quali ancora oggi non è stata data una risposta (leggi qui).

Ad entrare a gamba tesa sull’argomento è l’Asso-Consum provinciale di Siracusa, di cui è presidente l’avvocato Dario Giannone Malavita, che già il 26 gennaio aveva richiesto al comune di Rosolini l’accesso agli atti sulla variante.

“Ci siamo allertati -dice il presidente Asso-Consum-, per tutelare l’interesse collettivo e sicuramente non per interesse personale. A Rosolini c’è un piano regolatore generale scaduto da circa 20 anni, quindi vorremmo capire come è stato possibile individuare quella zona per far nascere un centro commerciale? Qual è l’atto amministrativo che permette di fare ciò? Voglio fare i miei complimenti per l’articolo uscito sul Corriere Elorino, unico giornale che si è interessato dell’argomento, ma eravamo già stati allertati da un nostro cliente di Rosolini, proprietario di un terreno di zona “D”, che non si spiega il perché il suo terreno debba rimanere inerte e invece a poche centinaia di metri può nascere un centro commerciale in una zona che nel Prg risulta come residenziale. Sarebbe interessante anche sapere il parere sulla questione del segretario comunale”.

Da qui la richiesta inviata il 26 gennaio con la quale l’Asso-Consum ha richiesto tutte le carte.

“Ad oggi il Comune non ha ottemperato alla nostra richiesta -aggiunge il presidente dell’Asso-Consum-. Abbiamo ricevuto solo una email con la quale il responsabile del settore “Urbanistica”, Giuseppe Santacroce, ci invitava ad andare in ufficio da lui e ci avrebbe “spiegato”. Come associazione di consumatori abbiamo i nostri ingegneri e nessuno deve spiegarci nulla, ed è per questo che, non avuta la documentazione, abbiamo deciso di rivolgerci al Tar al fine di poter avere quelle carte che ad oggi ci sono state negate”.

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