A Rosolini, al Cineteatro S. Caterina, va in scena “Shuma”: una favola umana che ci invita a riflettere

A Rosolini, al Cineteatro S. Caterina, va in scena “Shuma”: una favola umana che ci invita a riflettere

Foto in evidenza: a sinistra due scatti dello spettacolo (foto di Giovanni Battaglia); a destra la locandina dell’evento

Con il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati UNHCR, “Shuma” lo spettacolo di e con Peppe Macauda arriva a Rosolini. Un appuntamento imperdibile, domenica 17 dicembre, alle ore 18.30 al Cine Teatro S. Caterina.  Posti limitati. Per info e prenotazione 3337331988 (costo del ticket 7 euro, durata 50 minuti).

“Shuma”, la favola ambientata in fondo al mare, di e con Peppe Macauda, arriva anche a Rosolini con un appuntamento aperto a tutti, domenica 17 dicembre alle 18.30 al Cineteatro S. Caterina e ben tre repliche riservate esclusivamente alle scuole lunedì 18 dicembre.

Shuma – Santa Briganti -ph Giovanni Battaglia

Si apre il sipario su una favola di grande umanità, tratta dal testo “Shuma Tragliabissi” di Dario Muratore e ispirata al fatto di cronaca del 18 aprile 2015, quando il barcone di migranti proveniente dalla Libia si ribaltò e trascinò in acqua 1100 persone. Fu la più grande tragedia del Mediterraneo. Tra di loro un ragazzino del Mali, il cui corpo fu recuperato in mare dopo in naufragio, trovato con una pagella cucita all’interno della propria giacca.

Allo stesso modo, in Shuma, un bambino cade in mare e tra le bolle invoca aiuto come fosse una preghiera. In compagnia di un cavalluccio marino intraprende il lungo percorso verso il SopraSopra, allegoria delle rotte dei migranti. Tra mille peripezie ed incontri leggendari il bambino affronterà anche un viaggio interiore che farà sorgere in lui un dubbio atavico: andare o restare?
Shuma vuole ridare dignità a un essere umano morto e rimasto senza nome che si somma alle migliaia di vite perse aspiranti al diritto di stare meglio. Ci chiede, andando dritto al cuore, di assumerci una responsabilità collettiva rispetto all’attualità e al mondo che ci circonda, invitandoci a reggere il peso della storia contemporanea in quanto individui facenti parte di una comunità.

In scena il solo Peppe Macauda e la sua abilità narrativa ed espressiva, il racconto dell’artista, alternato tra l’italiano e il dialetto siciliano, viene supportato e reso ancora più toccante dal disegno luci di Simone Fini e dalle illustrazioni di Bruna Fornaro. Uno spettacolo adatto a tutte le età che immerge gli spettatori in una favola ambientata in fondo al mare e che rende vive le vicissitudini, le paure e i desideri del piccolo Shuma.

Una toccante storia che ci porta a riflettere sull’importante tema dell’immigrazione e sul fatto che, anche se distanti, facciamo tutti parte della stessa comunità, quella umana: il tutto attraverso un mezzo nuovo, una favola moderna in forma di spettacolo teatrale, che continua a fare emozionare le platee di molti teatri italiani.

Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia teatrale Santa Brigante di Vittoria, con il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati UNHCR, con il sostegno di Casa Valdese Vittoria e Regione Sicilia Assessorato al Turismo. L’approdo a Rosolini grazie alla collaborazione del Comune di Rosolini, Unicef Sez. Rosolini e Varca Senza Confini.

INFO E PRENOTAZIONI SOLO WHATS APP : 3337331988 


BIO DI PEPPE MACAUDA
Si forma con Giuliana Musso, Leonardo Capuano, Michele Sinisi, Roberto Latini, Punta Corsara. Segue i corsi di formazione drammaturgica con la Scuola Holden e con lo scrittore, attore e regista
Rosario Palazzolo e con la scrittrice e drammaturga Beatrice Monroy. Dal 2017 è docente di laboratori teatrali per infanzia e adolescenza. Attore negli spettacoli di Orazio Condorelli La Famiglia M (2015) e Kryptonite (2018), con quest’ultimo lavoro vince la menzione speciale come migliore interpretazione al Minimo Teatro Festival di Palermo nel 2018. Nel 2020 è regista e interprete di Shuma, spettacolo che ottiene il riconoscimento ed il patrocinio da parte dell’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite. Del 2021 l’aiuto regia in Totò e Vicè di F. Scaldati, diretto da Giuseppe Cutino. Nel 2022 porta in scena lo spettacolo L’Ultima di Carnali con Serena Barone e Oriana Martucci, di cui è autore e regista.


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